Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Festa alla Sanità, nasce «largo Totò»
La cerimonia di intitolazione nel giorno dei 120 anni dalla nascita dell’attore. Si attende ancora il museo
«Totò, genio napoletano e maschera universale». C’è scritto così sulla targa che il Comune di Napoli ha dedicato al principe della risata a 120 anni esatti dalla sua nascita.
Il 15 febbraio del 1898 vedeva la luce tra i vicoli stretti del rione Sanità l’attore che, forse, più di tutti è riuscito a restare nel cuore dei napoletani. Icona di una comicità scomparsa, Totò è stato ricordato con l’intitolazione di una piazzetta a ridosso del ponte della Sanità, un «atto dovuto» secondo le istituzioni e gli abitanti del quartiere. In una strada tirata a lucido per l’occasione, è stata scoperta la lapide che rinomina quella che una volta era Largo Vita, in Largo Totò.
Lì dove lo scorso anno la fondazione di comunità San Gennaro, aveva risistemato l’arredo urbano con la collaborazione dei cittadini, della Regione Campania e della III municipalità, sorge da ieri una targa che ricorda uno dei figli più illustri del rione Sanità. «Questa intitolazione è una gioia enorme perché Totò vivrà per sempre nel suo quartiere- ha detto Elena Anticoli de Curtis, nipote del principe della risata-. Napoli è sempre stata molto attenta nei confronti di nonno e gli ha sempre reso onore. Oggi, nel giorno del suo compleanno, questo è il più bel regalo che potesse ricevere». Dopo gli eventi che hanno contrassegnato il 2017 a 50 anni esatti dalla scomparsa, Totò riceve questo ennesimo riconoscimento. «Il 2017 è stato dedicato tutto a Totò ma non è bastato – ha detto il sindaco Luigi de Magistris durante la cerimonia di inaugurazione ha cui hanno preso parte anche l’assessore alla cultura Nino Daniele e quello ai giovani Alessandra Clemente-. Siamo ancora qui a dedicare questo largo in una giornata di unità come solo il popolo napoletano sa fare. Totò rappresenta più di ogni altro il napoletano nella sua umanità, nelle sue contraddizioni, nelle sue pas- sioni e nelle sue sofferenze perché riusciva a rappresentarlo con una spontaneità unica. Totò è morto, ma in realtà è come se non fosse mai morto perché il suo modo di essere continua a vivere in ognuno di noi».
Certo resta irrisolta la grande questione del museo dedicato all’attore, che fa storcere il naso alle Istituzioni così come ai cittadini. «Sul museo bisogna avere pazienza- spiega Anticoli de Curtis, gettando acqua sul fuoco-, arriveremo a farlo. Ci stiamo mettendo tutti quanti a lavoro con grande disponibilità». Sarà, ma della questione si parla ormai da anni e sembra non se ne venga mai a capo. I tanti turisti che ormai visitano il rione Sanità chiedono spesso di vedere i luoghi cari al principe della risata, ma oltre ad aneddoti, leggende e strade dove Totò ha girato scene memorabili di alcuni dei suoi film, non c’è altro da vedere e né da raccontare. Stabilire un luogo fisico che possa essere dedicato a Totò, sarebbe, forse, un ulteriore e definitivo modo per rendere omaggio a questo grande genio napoletano.