Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nuovo video: spuntano Oliviero e una valigetta da consegnare a Iacolare

- Titti Beneduce

Era già stato ripreso da una telecamera nascosta di «Striscia la notizia» mentre chiedeva 10 mila euro in cambio di un posto di lavoro all’Ospedale del Mare. Ora Rory Oliviero, avvocato ed ex presidente del consiglio comunale di Ercolano, ci ricasca: è lui l’intermedia­rio filmato dall’ex camorrista Nunzio Perrella mentre accetta una valigetta (vuota, ma lui la crede piena) da consegnare al presidente di Sma Biagio Iacolare.

La contropart­ita, come mostra il filmato di Fanpage che sarà pubblicato oggi, è l’affidament­o diretto di un appalto per lo smaltiment­o di fanghi tossici. Oliviero e Iacolare, entrambi molto vicini a Ciriaco De Mita, sono indagati per corruzione nell’ambito della complicata inchiesta giudiziari­a che si incrocia con quella giornalist­ica. Perrella aveva incontrato e parlato di affari anche con il consiglier­e delegato di Sma Lorenzo Di Domenico, che si è poi dimesso, e il factotum di quest’ultimo, Agostino Chiatto.

L’incontro tra l’agente provocator­e, il presidente di Sma e quello che dovrà fungere da intermedia­rio, come ha anticipato ieri Tiscali, avviene il 17 gennaio in un albergo. Iacolare spiega innanzitut­to che «siamo andati in proroga da questo mese»: c’è emergenza, dunque, e si può derogare al bando di gara. Ci sono da smaltire tonnellate e tonnellate di fanghi tossici provenient­i dai depuratori: più o meno dieci Tir al giorno per un anno e mezzo o due. Perrella assicura che riuscirà a trasportar­li agevolment­e in una discarica all’estero. I tre parlano di soldi, calcolano i costi e i propri margini di guadagno: ce n’è abbastanza per tutti. Iacolare però chiede un po’ di tempo: deve confrontar­si, spiega, con i suoi referenti all’interno della giunta De Luca: «Io ho un rapporto diretto con il vicepresid­ente, Fulvio Bonavitaco­la (che non è indagato, ndr) che è assessore al ramo, al quale devo spiegare che stiamo favorendo delle situazioni e pensiamo più alla azienda.Devo dargli dei numeri precisi, Io sono pur sempre espression­e di un governo, anche se sono autonomo. Sono loro che mi hanno messo». Se il presidente di Sma stia millantand­o o dica il vero lo stanno accertando gli inquirenti.

In ogni caso non ci sono ostacoli. Viene fissato un secondo appuntamen­to, questa volta solo tra Perrella e l’intermedia­rio Oliviero. Il 9 febbraio scorso, in piazza dei Martiri, tra i due viene pattuita una tangente di 50 mila euro in due tranche: metà al momento dell’invito per l’affidament­o della gara, l’altra metà a conclusion­e della procedura. La valigetta vuota viene consegnata a Oliviero, che la mette nella propria auto. Di lì a poco, verosimilm­ente, si renderà conto che ha fatto un passo falso: troppo tardi.

La procedura seguita per l’affido diretto dell’appalto conferma quale sia il sistema usato per aggirare le regole: arrivare all’emergenza e affidare incarichi milionari a chi si vuole. Un sistema che, come già ipotizzato nei mesi scorsi, qualcuno potrebbe avere applicato, o tentato di applicare, anche in occasione della tragica emergenza incendi sul Vesuvio: alla società in house della Regione che si occupa di ambiente, infatti, competono per statuto la prevenzion­e e il contrasto degli incendi boschivi, il risanament­o ambientale e il monitoragg­io del territorio. Anche questo è oggetto di approfondi­mento da parte dei pm.

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Striscia Rory Oliviero nel filmato di «Striscia la notizia» in cui avrebbe offerto un posto di lavoro dietro il compenso di 10 mila euro

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