Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Campania, abuso di antibiotic­i»

È la regione dove si consumano più medicinali di questo genere I medici: attenti al rischio di aumentare la resistenza batterica

- Raffaele Nespoli

La Campania, seguita da Sicilia e Calabra, è la regione nella quale si fa maggior uso di antibiotic­i. Il problema non è tanto di farmaco economia, quanto di salute e di rischio per il futuro. L’abuso di antibiotic­i è direttamen­te legato a quella che in medicina viene definita antibiotic­o resistenza, vale a dire la resistenza dei batteri all’attività dei farmaci. Una questione che per molti addetti ai lavori potrebbe riportarci agli anni che hanno preceduto la scoperta delle penicillin­e.

Ieri, per il ciclo di incontri «Donne che Sanno», alcuni tra i maggiori esperti partenopei si sono confrontat­i sul tema, partendo da una domanda che molte mamme si pongono: «Come ci si può difendere?».

Il punto di partenza è l’informazio­ne. Il ricorso agli antibiotic­i (rapporto Osmed-Aifa del 2016) varia da regione a regione, con crescenti consumi da Sud verso Nord. Se i valori di consumo riscontrat­i sono mini a Bolzano (16 dosi definite giornalier­e per 1.000 abitanti) e in Friuli Venezia Giulia (19 dosi definite giornalier­e ogni 1.000 abitanti), Calabria e Sicilia sono ben al di sopra (con 35 dosi). E purtroppo la Campania (con le sue 40 dosi giornalier­e ogni 1.000 abitanti) è maglia nera. Sempre nel 2016 sono stati quasi 50mila i casi di infezioto ni da batteri antibiotic­o resistenti. Circa la metà dei casi di infezione antibiotic­o resistente riscontrat­i sono stati rilevati nei soli reparti di terapia intensiva (20,60% dei casi), medicina (15,33%) e chirurgia (14,20%).

Per Silvestro Scotti, medico di medicina generale e presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, è necessaria una profonda rieducazio­ne. Di qui l’appello alle «Donne che Sanno», perché «le vaccinazio­ni, su cui oggi tanto si discute, si fanno per curare soprattutt­o una serie di infezioni, sulle quali si interviene poi con gli antibiotic­i».

Carlo Tascini, direttore della prima divisione di malattie infettive a indirizzo neurologic­o del Cotugno sottolinea come in Campania si registri una antibiotic­o resistenza del 43%, «da– spiega Tascini – da confrontar­e con la Francia, dove questa resistenza è al 5%». L’incontro, promosso dal Fondo Mario e Paola Condorelli e L’Altra Napoli, si è aperto nel ricordo del professor Galasso, che solo qualche settimana fa, come ricordato dalla dottoressa Celeste Condorelli, aveva tenuto a battesimo il primo appuntamen­to della rassegna.

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Eccessi dannosi In Campania si consumano antibiotic­i in misura maggiore del dovuto

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