Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Squadra più convinta ma ora serve l’allungo Scontro diretto decisivo»

Giordano e gli azzurri: possono riscrivere la storia

- Manuel Parlato

«Una vita sulle montagne russe». La vita di Bruno Giordano, ex bomber del Napoli, raccontata tutta d’un fiato. Dalla giovanili della Lazio fino al primo storico scudetto, passando per mille disavventu­re, poi la squalifica per il calcio scommesse, ed ancora l’ infortunio che avrebbe potuto stroncargl­i la carriera. Flashback, tra salite, discese e risalite, proprio come avviene sulle giostre. Ieri, Giordano ha presentato la sua autobiogra­fia scritta a quattro mani con Giancarlo Governi in una libreria nel centro storico di Napoli.

Qual è stata la salita più difficile e la discesa più entusiasma­nte della sua vita sulle montagne russe?

Nella vita quotidiana la morte di mia madre, un incidente stradale improvviso nel giorno del suo compleanno; in quella sportiva la squalifica che ancora a distanza di quarant’anni ritengo ingiusta, poi quando l’ascolano Bogoni mi spezzò una gamba. I momenti belli ci sono stati per fortuna, il debutto con la Lazio con un gol, e poi quel 10 maggio 1987, giorno del primo scudetto con il Napoli che resta il momento più emozionate ed indelebile della mia carriera, ma credo anche per tutti i napoletani».

Dal primo scudetto al possibile terzo tricolore, la corsa con la Juve continua ad oltranza.

«Ogni giornata di campionato che passa aumentano le convinzion­i del Napoli che questo può essere davvero l’anno propizio per tornare a vincere uno scudetto. Non sarà semplice però, è una questione di personalit­à, di mentalità vincente, bisognerà gestire le pressioni esterne che vi saranno da qui alla fine. La Juventus ha sempre avuto questo tipo di mentalità votata sempre a vincere».

Lo scontro diretto di Torino sarà decisivo?

«Dipenderà molto dai punti di distacco che vi saranno tra il Napoli e la Juventus. Andare a giocare anche con un punto di vantaggio a Torino non sarà semplice, hai il vantaggio di giocare con due risultati su tre a disposizio­ne e non è poco sotto il profilo psicologic­o, occorre guadagnarn­e qualcuno in più in queste gare».

Guardando il calendario chi può guadagnare o perdere qualcosa in classifica tra Napoli e Juventus?

«A Cagliari non credo ci saranno problemi per gli azzurri, il Napoli deve stare attento alla Roma che sta tornando a giocare come ad inizio stagione essendo già fuori dall’Europa League; per la Juventus dipenderà molto dalla gara di ritorno di Champions contro il Tottenham e all’insidia Lazio che è ormai diventata la bestia nera. Uscire dalla competizio­ne europea potrebbe causare qualche contraccol­po psicologic­o ed il Napoli deve approfitta­rne».

È un Napoli che raccoglie consensi e record. Anche Sarri entrerebbe comunque nella storia?

«Sarri sta facendo miracoli, ma per entrare nella storia occorre vincere. Bianchi vinse uno scudetto, una Coppa Italia e una coppa Uefa, vale a dire quasi tutto ciò che contiene la bacheca azzurra».

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Ex bomber Bruno Giordano ieri a Napoli per presentare il suo libro

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