Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Debiti del Comune di Napoli Il governo prepara la bozza dell’intesa con de Magistris
Roma si accollerebbe il 77%. Il sindaco: ok, altrimenti torneremo nella Capitale
Carte bollate Palazzo San Giacomo ha intentato una causa giudiziaria contro lo Stato
In queste ore la paura cammina di pari passo con la speranza. Perché il timore è inevitabile, visto che domenica l’Italia andrà al voto e il periodo di vacatio governativa. Come inevitabile è l’ottimismo per una risposta che possa arrivare entro sabato, in merio alla cancellazione di parte del debito da 85 milioni con il Consorzio Cr8.
Ma in realtà c’è di più: in queste ore, infatti, a Palazzo San Giacomo si attende che la bozza di accordo — discussa tra i tecnici della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio uscente Maria Elena Boschi e il capo di Gabinetto del sindaco Attilio Auricchio — arrivi in Municipio. Martedì scorso (giorno della manifestazione di sindaco, giunta, consiglieri di maggioranza, Dema e Movimenti vicini al sindaco, davanti la sede del Parlamento) proprio Auricchio ha discusso con i dirigenti della presidenza del Consiglio, a cui è stata data la delega a risolvere il problema direttamente dal premier Gentiloni, trovando un’intesa che comunque resta complicata.
L’ipotesi è che il governo si accolli il 77% del debito, mentre la parte residua resterebbe al Comune di Napoli. In tal caso, la proposta potrebbe consentire al Consorzio Cr8 di sospendere — se non ritirare addirittura — il pignoramento della cassa del Municipio. Il Comune, in ogni caso, ha intentato una causa giudiziaria contro lo Stato per questo debito: ovviamente l’auspicio è che una soluzione arrivi molto prima di un pronunciamento del Tribunale.
Ecco perché, nonostante ci sia il timore che tutto venga rinviato al nuovo governo, le parole pronunciate dal sindaco di Napoli venerdì scorso lasciano trasparire un certo ottimismo. «Siamo fiduciosi che entro la settimana prossima il presidente del Consiglio Gentiloni dia il via libera politico e definitivo all’accordo che la città attende, così da chiudere una vicenda ingiusta, illegittima e odiosa», aveva detto l’ex pm, in riferimento al tema del debito e del conseguente pignoramento che blocca le casse del Comune. «Aspettiamo — aveva aggiunto — che si realizzi il risultato raggiunto al tavolo tecnico di Roma, così da perseguire l’obiettivo di eliminare il pignoramento».
De Magistris, che ieri su Facebook ha voluto ringraziare i circa mille napoletani che lo hanno seguito nella manifestazione di Roma, ai suoi ha comunque confermato quanto ipotizzato nei giorni scorsi: se entro sabato non dovesse giungere l’intesa ci sarà una nova marcia di protesta su Roma. O subito prima o subito dopo il voto. Anche se l’ex pm aveva ipotizzato addirittura di tornare a Roma il 4 marzo, giorno delle elezioni.