Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Giovani emarginati, dibattito alla Poerio
I rapporti difficili nell’età adolescenziale che spesso portano a gravi fenomeni di esclusione, emarginazione e solitudine. Era il tema, delicatissimo, al centro dell’incontro: «Oggi parliamo di esclusione» che si è tenuto nell’anfiteatro della scuola media «Carlo Poerio» di Napoli. Ad organizzare la kermesse, il dirigente scolastico della Poerio, Daniela Paparella (foto). Hanno preso parte al dibattito Gemma Tuccillo, capo del Dipartimento della Giustizia minorile e comunità; Patrizia Esposito, presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli, oltre agli alunni, i genitori, i docenti, il personale della scuola ed i dirigenti scolastici del territorio. «Questo tema è quanto mai al centro della cronaca e va affrontato con la dovuta attenzione e competenza negli ambiti sociali che si occupano dell’educazione giovanile», ha raccontato Paparella. Importanti sono state le testimonianze dei ragazzi intervenuti, le loro esperienze. C’è stato anche chi è scoppiato in lacrime, come in una sorta di ribellione pubblica, raccontando la sua storia difficile, storia di chi è stato emarginato. «L’idea che è venuta è di fare squadra tra i ragazzi ma non di far squadra sempre con gli stessi elementi — ha spiegato Paparella —. Perché non è detto che si debba essere tutti amici del cuore, ma anche che non si debbano escludere i ragazzi che non abbiano successo». Focus dell’incontro, l’inconsapevolezza dei giovani «che spesso non hanno la maturità di valutare quanto i propri atteggiamenti discriminatori ed emarginanti possano ferire e determinare reazioni nocive per gli altri e per se stessi».