Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Oggi Silvio e Francesca in città Post per M5S del papà di Pascale
Paolo Siani: siamo a un passo dai grillini
Stamane
Silvio Berlusconi e la sua compagna Francesca saranno a Napoli. Saranno accolti da fan e simpatizzanti, ma anche dalla sorpresa dei post del papà di Pascale su Facebook a favore dei 5 stelle.
«Il sospetto è molto
NAPOLI giusto, soprattutto la loro preoccupazione». Il sospetto a cui fa riferimento Roberto Fico, candidato 5 Stelle e presidente della commissione di vigilanza Rai, è quello spiato in un fuorionda tra Raffaele Fitto, Matteo Salvini e Giorgia Meloni: «Al Sud i 5 Stelle volano». Fitto si riferisce, tra l’altro, proprio alla Campania.
«La cosa incredibile — prosegue Fico — è che Salvini spera che il Pd arrivi almeno al 22 per cento per poter equilibrare la mazzata che stanno per prendere al Sud. È chiaro che il 30 per cento sarebbe un risultato incredibile, è quello che mi aspetto. Ma auspico che si possa arrivare anche più in alto per poter avere la maggioranza assoluta e governare da soli». Fico è più cauto di Di Maio che, invece, ha detto chiaramente di poter arrivare a quota 35 per cento. «La sensazione è assolutamente positiva — dice il candidato nel collegio di Fuorigrotta —. La sfida che io voglio portare a Napoli è di far diventare il Movimento il primo in città. Se lo diventa Napoli probabilmente lo diventa in tutto il Sud Italia». La consigliera Valeria Ciarambino fa, invece, appello «al voto utile». «Sento dire da amici — dice — che hanno a cuore il bene del nostro Paese che voteranno Leuo Potere al Popolo. A costoro iodico che Grassosi è già venduto al duo Berlusc on i-Renzidic endosi disponibile a un governo di larghe intese. E Potere al Popolo rischia di non superare neppure la soglia di sbarramento. A questi amici io dico: non disperdete il vostro voto».
Poi tutti in piazza del Popolo a Roma. La sicurezza e l’entusiasmo dei 5 Stelle è palpabile. All’opposto nel Pd è caccia agli indecisi. Di smartphone in smartphone gira un messaggio: «Basta un’ultima telefonata agli amici, un ultimo caffè con gli indecisi e parlare con loro di domenica e dell’importanza del prossi- mo voto. C’è un pericolo serio, da una parte il populismo sovranista e contro l’Europa, dall’altra una destra sempre più aggressiva con a capo Salvini. Scongiuriamo questo ulteriore danno al nostro paese. Chiediamo a tutti un voto responsabile e credibile». Un appello simile lo fa Paolo Siani, testimonial renziano, che se la gioca anche nel collegio del Vomero. «Siamo a pochissima distanza dai 5 Stelle — fa training sui suoi elettori —. Dobbiamo convincere gli indecisi. Una cosa che ho capito in questo mese è che non serve a niente la campagna elettorale. Ognuno la spara grossa. La mia comincerà sul serio il 6 marzo e durerà 5 anni».
Unico big democratico a scegliere la Campania è il ministro della Cultura Dario Franceschini. Parte da Pompei, per poi far tappa in tarda serata anche a Napoli. Parte da Pompei che «è il simbolo del Pd che rinasce», dice in un hotel della città archeologica. Sui 5 Stelle: «Quasi quasi lo voterei Di Maio. Per cui sento un misto di ammirazione e vergogna, non so come si andrà a sedere con la Merkel». Sulla visita di Berlusconi oggi: «Associare la parola silenzio a Berlusconi mi sembra un azzardo». Gli fa eco la segretaria regionale Assunta Tartaglione: «Per tutta la campagna elettorale Berlusconi si è tenuto ben lontano da Napoli. Decide all’ultimo momento di fare una silente passeggiata in centro, a dimostrazione dell’imbarazzo per l’alleanza con la Lega, che ormai detta la linea dell’intera coalizione. Conoscendo lo stile di Berlusconi, non ci resta che sperare almeno che rispetti il silenzio elettorale».
Alla fine l’appello è sempre e comunque agli indecisi. «Votate Pd anche se vi sta antipatico il segretario. Dopo le elezioni mi prendo l’impegno a riunire la sinistra». Che detto da un ex democristiano fa un po’ strano.