Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Accordo Cr8 con il governo Prima le urne e poi l’intesa
NAPOLI Le rassicurazioni governative ci sono. Ma, per ora solo, quelle. Ma di scritto, nero su bianco, almeno fino a ieri alle 18 negli uffici comunali non era arrivato nulla.
Enrico Panini, assessore al Bilancio, si diceva «ottimista», senza però sbilanciarsi più di tanto sulla trattativa in corso col governo per la risoluzione del debito con il Consorzio Cr8 che ha portato al pignoramento delle casse comunali: del resto, non potrebbe farlo. Perché al Comune di Napoli la bozza dei tecnici del Mef e della presidenza del Consiglio non è arrivata. «Ma i segnali che giungono da Roma sono tutti positivi e confortanti e inducono ad un cauto ottimismo», raccontava chi è vicino al sindaco. Aggiungendo però anche: «Da un punto di vista temporale, una risposta dovrebbe giungere entro i primi venti giorni di marzo». A Radio Kiss Kiss, però, il sindaco non ha negato di essere «anche preoccupato perché abbiamo le casse bloccate e la mobilitazione non si fermerà mai, neanche con il nuovo governo perché questa è un’ ingiustizia ». De Magis tris ha parlato così perché sa bene che da lunedì, cioè da dopo il voto per il rinnovo di Camera e Senato, e quindi del governo, in Italia potrebbe cambiare tutto. E sebbene il governo sia ancora in carica, e lo sarà fino al subentro di un nuovo esecutivo, è pur vero che da lunedì prossimo le interlocuzioni con gli uffici della presidenza del Consiglio saranno senza dubbio più complicate. Al Comune, comunque, l’ago della bilancia pende più sull’ottimismo: per grandi linee, infatti, l’accordo sarebbe stato trovato (il governo dovrebbe farsi carico di circa il 75% degli 85 milioni del debito del Comune di Napoli con Cr8) e mancherebbe solo la firma su un’intesa che certo non riguarda le grandi strategie economiche del Paese, ma più semplicemente la soluzione per un Comune che si ritrova a dover pagare un debito risalente all’epoca del commissariato straordinario di governo post-sisma dell’80.
La corte dei conti
C’è però dell’altro. Perché la prossima settimana il Comune di Napoli è atteso da un’altra delicatissima tappa verso acque più tranquille con l’udienza, a Roma, presso le Sezioni riunite della Corte dei conti, dove Palazzo San Giacomo dovrà difendersi dalle osservazioni della sezione regionale della Corte che accusa l’ amministrazione cittadina di aver sforato il Patto di stabilità dal 2014 in poi. E poco importa se nel frattempo sia intervenuto lo Spalmadebiti del governo, che nel caso del Comune di Napoli ha esteso di ulteriori 15 anni la possibilità di rientrare del disavanzo; o che magari presto arrivi anche l’ intesa transattiva per i debiti del Cr8. Perché l’udienza di mercoledì prossimo alla Corte dei conti è tutta un’altra cosa. E stabilirà realmente che futuro attende Palazzo San Giacomo.