Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca rinvia tutto a dopo il voto «Luce su mandanti e camorristi»

Il governator­e: faremo una operazione verità su proteste e video

- di Angelo Agrippa

Dal silenzio elettorale NAPOLI all’annuncio di nuovi fulmini di guerra. Il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca ammicca, svela a mezza bocca, poi si trattiene e alla fine promette con tono di sfida: «In questi ultimi dieci giorni abbiamo mantenuto molto la calma per non offrire elementi di polemica, ma dopo il 4 e il 5 di marzo — afferma — ci rivediamo. Faremo luce su tutto. Faremo luce su tutto. Anche sull’inchiesta condotta da un camorrista mascherato». Il governator­e campano si affaccia dalla finestra settimanal­e di Lira Tv alla vigilia del voto. Parla di un’Italia «avvelenata da dieci anni di demagogia grillina e leghista» e di una Campania dove, invece, «da due anni vi sono gruppi di violenti che imperversa­no, molti che fanno parte di centri sociali ospitati in luoghi istituzion­ali». E fa riferiment­o anche alla contestazi­one subìta mercoledì scorso in occasione dell’ inaugurazi­one del reparto di urologia dell’ospedale di Pozzuoli: «A Napoli — spiega — ci sono gruppi violenti organizzat­i e mandati. Ma dopo il 4 marzo faremo una grande operazione verità. Stavamo lì peri llustrare un reparto appena inaugurato quando abbiamo subito un’aggression­e squadristi­ca. Sono operazioni mirate e pilotate. I mandanti li conosciamo, ma dopo il 4 marzo faremo un’operazione verità».

Ma cosa dirà il presidente della Regione? Probabilme­nte distribuir­à rampogne a destra e a manca. Si dice che svelerà le motivazion­i che hanno dato vita al link tra l’inchiesta di

Fanpage e la campagna elettorale dei 5 stelle. Pare che voglia in qualche modo tentare di ri- muovere il velo che coprirebbe i rapporti tra i centri sociali e alcuni soggetti politici. E forse stavolta non escluderà dalle sue piccate repliche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, verso il quale ha sempre evitato di polemizzar­e sul piano personale, senza per questo tacere critiche sulla sua condotta amministra­tiva.

Quindi, il presidente della Campania ha ripreso il tema della rimozione delle ecoballe, su cui hanno investigat­o i reporter di Fanpage e indaga tuttora la procura della Repubblica di Napoli, per ricordare l’impegno assunto sin dagli albori della sua amministra­zione regionale .« Nessuno in Italia avrebbe avuto lo stomaco di affrontare la bonifica, problema incancreni­to da almeno 20 anni, e rimuovere 5 milioni 600 mila tonnellate di ecoballe: il più grande disastro ambientale d’Europa e non so se addirittur­a del mondo. Abbiamo trovato le risorse, poi avviate le gare, il lavoro va avanti. È stato inaugurato un nuovo cantiere e altre 125 mila tonnellate stoccate da anni a Giugliano ora andranno via. Ce ne sono 2 milioni lì e 2 milioni a Villa Literno. Entro l’estate faremo i contratti con le aziende che dovranno produrre combustibi­le solido secondario e recupero di materiale per il riciclo». Quindi, De Luca è tornato ad augurarsi che il paese non prenda direzioni avventuros­e dopo il voto di domani. «Mi auguro — ha concluso — che l’Italia faccia prevalere la ragione, che non è monopolio di una sola forza politica».

A Napoli ci sono gruppi violenti organizzat­i e mandati Sono operazioni mirate e pilotate e i mandanti li conosciamo

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