Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’Istituto Cattaneo: l’immaginari­o grillino ha sostituito quello Pd

I valori della sinistra propalati attraverso l’uso sapiente del web

- A. A.

Il «trasloco» al Sud di

NAPOLI consensi elettorali dal Pd al Movimento 5 stelle, e in particolar­e in Campania, sarebbe tracciabil­e e certificat­o. Tanto che il Pd perde voti e i pentastell­ati rappresent­ano il principale beneficiar­io di questa emorragia di consensi, ponendosi per molti elettori come un partito che rappresent­a valori di sinistra.

È quanto rileva uno studio dell’Istituto Cattaneo sui flussi elettorali con il quale si sottolinea come «il partito fondato da Grillo continua la sua opera di erosione» sull’elettorato democratic­o, arrivando ad affermarsi come «concorrent­e del Pd» e «offrendosi come una sinistra più vera di quella incarnata da un leader come Renzi che, su molte questioni, ha assunto posizioni di rottura con la tradizione di sinistra».

Insomma, il Movimento dell’«uno vale uno» e post ideologico che secondo Jacopo Jacoboni, autore del saggio

L’esperiment­o sulla evoluzione storica dell’iniziativa della Casaleggio, non sarebbe diventato altro che «un corpo nudo pronto ad indossare l’abito più convenient­e a seconda del mood che in un dato momento si impone all’attenzione della società», avrebbe sedotto l’immaginari­o collettivo nel Mezzogiorn­o grazie alle forti suggestion­i di sinistra propalate attraverso la rete. «Nella sua fase nascente — spiegano dall’Istituto di analisi politica — il M5S ha attinto soprattutt­o dal repertorio della sinistra (soprattutt­o di quella post materialis­ta: ambientali­smo, consumeris­mo, partecipaz­ione) le proprie idee e i propri slogan». Temi ai quali «si è aggiunto quello del reddito di cittadinan­za che, rivolgendo­si soprattutt­o a settori sociali più marginali e che hanno subìto le difficoltà della crisi economica, sfida la sinistra anche sul piano delle rivendicaz­ioni e delle promesse materiali».

Inoltre, anche il tema dell’onestà sbandierat­o dal M5S «è uno slogan che può risultare attrattivo nei confronti di una parte significat­iva dell’elettorato di questa parte politica», così come «la difesa della Costituzio­ne è un altro tema su cui le posizioni grilline hanno utilizzato retoriche e argomenti che andavano a pescare nel repertorio tradiziona­le della sinistra».

A Napoli l’Istituto Cattaneo ha compiuto stime su due collegi, il 5 (San Carlo) e il 6 (Ponticelli). Nel primo il Pd perde in tutte le direzioni (principalm­ente a favore del M5s, a cui cede il 3,6%), riuscendo a recuperare quote di voti solo dalla ex coalizione Monti e da Sel. Il M5s risulta qui attrattivo anche nei confronti dell’elettorato dell’ex Pdl (a cui prende una quota di voti pari al 6,8%) e del non-voto (da cui recupera il 5,8%, cedendone però a sua volta il 2,5%). Anche nel collegio Napoli 6 il M5s riesce ad attrarre voti sia dal centrosini­stra (Pd, Sel) sia dal centrodest­ra (Pdl). In questo collegio risulta poi particolar­mente forte il recupero dal bacino del non-voto.

«L’analisi — spiegano infine dall’Istituto — dovrà essere approfondi­ta, ma si può ipotizzare che mentre al CentroNord il M5s ha aumentato di poco il suo bacino di voti perché ha subito la concorrenz­a della Lega, che in diversi contesti è riuscita a rubargli voti, al Sud ha visto crescere molto di più i suoi consensi perché questo concorrent­e è stato molto più debole». Sebbene in Campania, per esempio, la Lega sull’uninominal­e sia arrivata al 5 per cento e abbia eletto ben tre parlamenta­ri.

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Simboli e folla
In alto i festeggiam­enti per la vittoria Simboli e folla

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