Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«M5S? Bisogna confrontarsi con chi ha vinto»
Federica Brancaccio alla guida dell’associazione costruttori sul confronto con i Cinque Stelle: «Chiunque avesse vinto avrebbe avuto la nostra attenzione».
I Cinque Stelle hanno fatto il pienone Avremo con loro un confronto tranquillo e sereno
L’apertura di credito degli industriali nei confronti dei Cinque Stelle è ufficiale e trasversale. Cosa ne pensa?
«Nel mio ruolo di rappresentante di una associazione di categoria questa apertura non è neanche da discutere. Abbiamo una interlocuzione, al di là di un Governo che ancora non conosciamo e di alleanze ancora non stabilite, con tutti. Dialoghiamo con ogni forza politica senza discutere, la nostra apertura è nei fatti». Federica Brancaccio è alla guida dell’Associazione costruttori Napoli ed è presidente di Federcostruzioni, la federazione di Confindustria che riunisce le categorie produttive di tutto il mercato edile e infrastrutturale.
A Napoli i consensi tributati al partito di Di Maio sono ancora più alti che altrove.
«A Napoli abbiamo incontrato tutte le forze politiche durante la campagna elettorale. In verità tutte meno due».
Chi sono quelli che si sono sottratti al confronto?
«Nessuno. É stato un problema di incastri mancati. Non siamo riusciti ad organizzare giorni e orari utili per tutti».
Torniamo ai Cinque Stelle a Napoli.
«Avremo un confronto tranquillo e sereno. A Napoli e in Campania hanno fatto il pienone, ma chiunque avesse vinto avrebbe avuto la nostra interlocuzione e attenzione».
Cosa ha chiesto ai candidati a nome della categoria?
«Abbiamo consegnato loro il manifesto politico dell’Ance».
Dunque avete sollecitato sburocratizzazione, trasparenze
negli appalti ....
«Centralità del contratto, innovazione, digitalizzazione... Tantissimi temi, tutti noti, tutti rilevanti».
Indichi tre priorità da affrontare in cento giorni.
«Una profonda riflessione sul codice degli appalti, che non ha raggiunto i suoi obiettivi; una modernizzazione delle leggi urbanistiche e, ovviamente - è quasi banale uno snellimento della burocrazia, delle procedure. Poi ci sono tante altre cose. Anzi fra le tre priorità va inserito un intervento sul sistema bancario e sul credito».
Torniamo sul territorio. Quali sono le emergenze a Napoli e in Campania?
«Occorre riuscire a spendere i fondi europei , bisogna armonizzare i vari livelli urbanistici — Regione, aree metropolitane e comuni — e si deve lavorare a grandi piani strategici».
La criminalità organizzata qui ha un peso più forte, con diverse conseguenze sul settore edile. Come si alzano barriere contro i clan?
«La criminalità organizzata esiste, ma il problema è anche la microcriminalità, il lavoro nero, i problemi minuti del territorio. Bisogna creare condizioni favorevoli mettendo in rete fra vari soggetti — Inps, Inail, Prefettura, Comuni — informazioni utili per contrastare il lavoro nero. Ho chiesto al prefetto, appena insediata, di aprire un tavolo su questo ma anche la politica deve fare la propria parte. Tutti dobbiamo farla, le istituzioni e le associazioni ma anche ogni singolo individuo e ciascun imprenditore».