Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Magistris va da Gentiloni
Rischio dissesto, contatti con il premier: l’incontro già fissato per giovedì
«Stamattina la segreteria di Palazzo Chigi ha contattato il mio Capo di Gabinetto, Attilio Auricchio, per fissare un incontro sul debito CR8 a Palazzo Chigi giovedì prossimo. Poi mi ha chiamato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con il quale mi sono intrattenuto in un cordiale colloquio telefonico». Il sindaco ha ricevuto assicurazioni che tutta la vicenda viene seguita dal governo.
Mai avuto dubbi che il premier mi avrebbe richiamato vista la sua tradizionale correttezza istituzionale Mi ha assicurato che sta seguendo personalmente la questione ed entrambi abbiamo fede nella risoluzione
Nelle ore in cui annunciava la prossima manifestazione a Roma «per il 10 aprile con cinquemila persone», da Palazzo Chigi è arrivata la telefonata tanto attesa: «Pronto, sindaco, sono Paolo Gentiloni...». Un contatto che per de Magistris vale oro. Perché è quello che aspettava da giorni, da molto prima del voto del 4 marzo, da quando i tecnici della presidenza del Consiglio avevano cominciato a lavorare al dossier Cr8 per arrivare ad un’intesa che sollevasse il Comune di Napoli in gran parte dal macigno di debiti che si è ritrovato «come un meteorite che ti piove addosso», per usare le parole del sindaco. Macigno che è stata poi la causa del pronunciamento delle Sezioni riunite della Corte dei conti che hanno stabilito che il Comune ha sforato il patto di stabilità 2016, proprio perché non è stato inserito in Bilancio il debito con Cr8, determinando uno sforamento da 114 milioni. Decisione che ha spalancato le porte del Municipio verso il dissesto finanziario.
De Magistris ha subito alzato il tiro. Chi gli sta vicino racconta che fosse pronto a rivolgersi anche al presidente della Repubblica. Poi è arrivata la chiamata del premier: «La segreteria di Palazzo Chigi ha contattato il mio capo di gabinetto, Attilio Auricchio, per fissare un incontro sul debito Cr8 a Palazzo Chigi giovedì prossimo. Poi — ha raccontato il sindaco — nel pomeriggio, mi ha chiamato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, con il quale mi sono intrattenuto in un cordiale colloquio telefonico». De Magistris ha rimarcato di non aver «mai avuto dubbi che mi avrebbe richiamato vista la sua tradizionale correttezza istituzionale. Mi ha assicurato che sta seguendo personalmente la questione ed entrambi abbiamo auspicato che giovedì, a Palazzo Chigi, si possa chiudere definitivamente la questione con il via libera per l’eliminazione dell’intero pignoramento delle casse del Comune».
Tutto bene? Forse. Perché resta da sciogliere il nodo del pronunciamento della Corte dei conti. Infatti, se lo stato riconoscerà questi soldi, certo si sbloccherà il problema del pignoramento della cassa comunale fatto dal Cr8. Ma tutt’altra cosa sono invece le sanzioni che discendono dalla sentenza della Corte e che ammonterebbero ad un centinaio di milioni di euro. Secondo alcuni, la somma potrebbe essere spalmata, sotto forma di minori trasferimenti statali, in tre anni a partire dal 2019. Secondo altre letture, invece, il dispositivo della Corte — che è un’anticipazione della sentenza — sarebbe immediatamente esecutivo, quindi decorrerebbe da subito. Si vedrà non appena saranno rese note le motivazioni.
Nel frattempo, il rischio dissesto si incastra con il difficilissimo momento dell’Anm, con l’amministratore unico, Ciro Maglione che ha lasciato l’incarico in pieno concordato preventivo dell’azienda. «Non sono stato colto di sorpresa dalle dimissioni, si apre una fase nuova, stiamo nel concordato preventivo, una fase delicata», ha detto il sindaco lasciando intendere che l’addio di Maglione fosse una questione sul tavolo da tempo. «Ciro Maglione è un avvocato, ha svolto un lavoro utile nella prima fase in cui serviva più un aspetto giuridico-formale di diritto. Oggi c’è bisogno della fase del piano industriale, di competenze trasportistiche, di entrare in una fase che porti, non solo alla sopravvivenza formale di Anm ma al suo rilancio definitivo, da oggi metteremo in campo una squadra che in modo ancora più solido lavorerà al rilancio di Anm. Questo avverrà entro sette giorni». Il sindaco spiega che il nuovo dirigente dovrà affrontare «una ristrutturazione importante per garantire servizi efficienti ai nostri concittadini e garantire tranquillità ai lavoratori. La fase delicata non è ancora passata, vale per il Comune e per Anm e alcune storie, a volte, sono anche concatenate. C’è bisogno che ogni momento storico abbia le persone giuste per superare le difficoltà e andare verso il rilancio forte».