Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ciarambino: «Partecipate, ci è impedito di indagare»
Il Movimento 5 stelle
NAPOLI torna ad attaccare il governatore Vincenzo De Luca e la Commissione di inchiesta sulle società partecipate della Regione Campania presieduta dal consigliere regionale Luciano Passariello di Fratelli d’Italia: l’esponente politico coinvolto nelle indagini sul presunto traffico di rifiuti. «Con il suo atteggiamento ostruzionistico, il governatore De Luca ha impedito che venisse realizzata una reale operazione verità sul lavoro delle partecipate regionali — afferma la presidente della Commissione speciale Trasparenza, Valeria Ciarambino —. Giova sottolineare il fallimento, da noi ampiamente annunciato, della Commissione d’inchiesta sulle partecipate, presieduta dall’indagato per corruzione Luciano Passariello, servita solo a limitare una concreta opera di controllo ispettivo da parte della Commissione speciale trasparenza, della quale non è stata altro che una brutta copia. Dagli atti in nostro possesso, dopo due anni di lavoro la Commissione che De Luca ha voluto affidare a Passariello non ha prodotto assolutamente nulla, sebbene siano state concesse tre ingiustificate proroghe dopo la scadenza dei sei mesi prevista dallo Statuto». Per i 5 stelle è da biasimare poi «la direttiva, a firma di De Luca, del 19 aprile 2017, con la quale è stato ordinato ai dirigenti regionali e ai manager nominati da De Luca, compresi quelli delle società partecipate, di declinare la convocazione alle audizioni della Commissione Trasparenza se non autorizzati direttamente dal governatore. Siamo l’unica regione al mondo — sottolinea Ciarambino — in cui per essere ascoltato dalla Commissione che indaga sul suo governatore serve il permesso del governatore stesso. E dove per limitare il lavoro di quella Commissione, se ne istituisce un’altra su cui esercitare maggior controllo e la si tiene in vita fino a che serve violando il regolamento».