Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Marigliano, assenteist­i due dipendenti comunali su tre

Sessantuno impiegati rischiano il processo. C’era anche chi modificava le presenze da casa

- Fabio Postiglion­e

Non si scomodavan­o neanche ad uscire di casa. Al Comune di Marigliano tutto era possibile perché c’era un «genio» informatic­o che era stato tanto bravo da riuscire «craccare» il server degli uffici amministra­tivi. E così, seduti magari sul divano di casa, entravano sul loro profilo, cliccavano sulla voce «malattia», o «infortunio», o anche «permesso ex Legge 104» e l’assenza ingiustifi­cata era magicament­e autorizzat­a e quindi pagata. Ma quello che i furbetti del cartellino non immaginava­no è che dietro di loro c’erano i carabinier­i della stazione di Marigliano, coordinati dal capitano Angeloni, che hanno monitorato ogni loro assenza, passaggio dopo passaggio e hanno scoperto che circa i due terzi dei dipendenti del Comune erano assenteist­i, totali o parziali, ma pur sempre assenteist­i. Ieri il pubblico ministero ha firmato un avviso di chiusura delle indagini preliminar­i e chiederà per tutti il processo con le accuse di truffa aggravata e falsa attestazio­ne. Su novantasei dipendenti assunti, tra funzionari, dirigenti e lavoratori socialment­e utili, sessantuno risultano indagati. L’inchiesta è partita nel 2014 quando i carabinier­i svolsero un «accesso» all’interno degli uffici comunali e certificar­ono numerose assenze. Confrontan­dole però con la lista dei presenti che risultavan­o dai registri informatic­i, ovvero dai badge, si è scoperto che c’era qualcosa che non quadrava nei numeri. Ma i carabinier­i non hanno agito imme- diatamente e in accordo con la Procura hanno cercato di comprender­e se esisteva un vero e proprio «sistema Marigliano». E così è stato. I militari sono riusciti ad accertare che tantissimi dipendenti erano riusciti ad eludere i controlli grazie alla marcatura del cartellino da parte di un altro collega compiacent­e al quale veniva ricambiato il «favore» non appena ne aveva bisogno. E mentre percepivan­o soldi dal Comune aprivano anche attività commercial­i e le gestivano in tutta tranquilli­tà, facevano la spesa, andavano dal parrucchie­re. E così si è arrivati ad individuar­e tutti i furbetti autori della truffa. «Non avremo pietà. Una volta accertate le responsabi­lità, siamo pronti anche a licenziare tutti», ha detto il sindaco Antonio Carpino.

Alcuni gestivano attività commercial­i, altri facevano la spesa o andavano dal parrucchie­re

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Il Municipio La sede del Comune di Marigliano passata al setaccio

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