Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I dubbi di Sarri, tra Napoli e premier
L’allenatore non scioglie le riserve sul suo futuro: «Siamo concentrati tutti sul campionato» L’Inghilterra è una sfida avvincente, ma De Laurentiis è pronto ad offrigli un ingaggio «importante»
Chissà domani. Ed è prevedibile che il futuro del Napoli si decida dopo il 20 maggio. Maurizio Sarri ne è sempre più convinto, e nessuno mai si sognerebbe di contraddirlo nel momento in cui lo scontro al vertice con la Juve si è riacceso e la prospettiva scudetto ha ripreso fortemente quota. Se la priorità del presente sia o meno un delizioso alibi a cui l’allenatore del Napoli si è ancorato, non fa troppa differenza. Il futuro non è adesso, e a lui (ma anche alla squadra e ai tifosi) va bene così. Aurelio De Laurentiis, di cui nessuno discute le forti capacità persuasive, invece ha necessità di programmare. E ci proverà, adesso, a strappare il rinnovo a Sarri. Non si vedranno, ma la sosta di campionato darà al presidente del Napoli la possibilità di qualche telefonata un po’ più lunga con il suo allenatore. Difficile che strappi un «si» o un «no», Sarri è stato chiaro: «Non c’è bisogno di risolvere adesso, il contratto è un falso problema». Il «problema» reale sarebbe invece quello di finire il campionato nella maniera migliore possibile? No, quello è l’obiettivo principale, la fedeltà assoluta al patto-scudetto di cui Sarri era stato il primo firmatario. Il resto sono i dubbi, tanti, che l’allenatore ha necessità di chiarire. Motivazioni, stimoli ed energie; mercato e ingaggio. Le sirene inglesi rappresentano una sfida altamente seduttiva e la possibilità di avere un contratto «importante» potrebbe non capitare anche il prossimo anno. Sarri per lungo tempo ha lavorato in banca, è esperto di quotazioni in borsa e le sue azioni oggi sono al massimo del loro valore. Sacrosanto, legittimo. E il campionato inglese è uno splendido orizzonte: Tottenham, Arsenal e Chelsea le panchine «libere» e che qualche sondaggio timido lo hanno pure già fatto. Ma per ora Sarri ha in testa Napoli e il Napoli. Ha in testa una chiacchierata da fare con De Laurentiis, ha bisogno di capire se e quante garanzie ci sarebbero per il prossimo ciclo. Vuole avere energie fresche e motivazioni. E i soldi, certo. Quelli rappresentano una variabile fondamentale per l’uomo in tuta che ha speso una vita sui campi, ha mangiato polvere e ha fatto già troppe rinunce. Ora o mai più, Sarri lo deve a se stesso e alla sua famiglia. A De Laurentiis è tutto fin troppo chiaro e l’offerta che gli farà potrebbe essere irrinunciabile.
Lui aspetta, prende tempo. Prima lo scudetto o comunque la fine di questo campionato e poi la grande decisione. Chissà domani, e deve bastare. Anche al presidente del Napoli che nel week-end partirà per gli Stati Uniti e che prima proverà a strappare una promessa. Almeno quella.