Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Da FI a Salvini Al Sud si prepara la grande fuga»
Cresce il dissenso nel partito campano. Voci su Laboccetta e Cardiello pronti a passare con la Lega
«Al Sud è rischio fuga da Forza Italia verso la Lega». È l’allarme di Nunzia De Girolamo.
NAPOLI Forza Italia Campania ha richiuso bottega: dopo il voto del 4 marzo e le prime, timide rivendicazioni dettate dalla paura di finire risucchiati dal gorgo leghista, è tornata al letargo tradizionale, se si esclude qualche annoiato comunicato su Vincenzo De Luca. Ma dentro di sé, invece, cresce la fronda contro l’attuale vertice campano, capeggiata a livello nazionale da Nunzia De Girolamo, l’ex deputata esiliata a Bologna e rimasta senza seggio. «Se Forza Italia — avverte la parlamentare uscente — non inizia un processo di rinnovamento serio, democratico, avviando una stagione di meritocrazia interna, attraverso votazioni anche nelle assemblee elettive, rischia che ogni giorno pezzi di classe dirigente vadano verso Salvini».
De Girolamo, ospite di Omnibus su La7, si schiera a favore della cosiddetta «rivoluzione azzurra» sostenuta in prima battuta dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. «Non so se Berlusconi se ne stia accorgendo — ha continuato l’ex ministro sannita — e se chi lo consiglia attualmente lo renda edotto di quanto sta accadendo sui territori. Al Sud ci sono numerosi amministratori locali pronti a passare con Matteo Salvini. Non è Berlusconi ad essere spompato o stanco, come sostiene Friedman. Il problema serio, da diversi anni, è che la classe dirigente non è alla sua altezza: chi ha fatto le scelte e le liste, chi prende delle decisioni, non è all’altezza del nostro leader». Sulle posizioni di De Girolamo — si sussurra in Forza Italia — sono parecchi: amministratori locali e soprattutto promessi aspiranti parlamentari ma non candidati alle ultime elezioni politiche. Dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi — concentrato sulla opposizione al governatore regionale per distinguersi da chi, invece, sembrerebbe abbia inaugurato una fase di distensione, in campagna elettorale, nei confronti di De Luca — ad Antonio Fasolino, ex presidente dell’Aeroporto di Pontecagnano. Mentre — secondo quanto trapela — a strizzare l’occhio alla Lega, per il momento, sarebbero due parlamentari azzurri uscenti come Franco Cardiello e Amedeo Laboccetta.
«Il mio essere vittima — ha sottolineato De Girolamo — mi rende testimone degli errori compiuti, che non riguardano solo me. Non è un problema personale. Faccio un esempio su tutti: Francesco Ferri, ex presidente dei Giovani di Confindustria, molto legato a Arcore, di cui lo stesso Berlusconi aveva annunciato la candidatura, nella notte delle liste è stato a sua volta vittima della solita manina che lo ha tenuto fuori e non lo ha fatto eleggere».
Insomma, per la esuberante esponente politica le liste elettorali di Forza Italia sarebbero state costruite per farorire la vittoria di Matteo Salvini e chi ha sbagliato ora deve andarsene: «C’è quindi qualcuno che si sta sostituendo a Berlusconi? — ha domandato l’ex deputata di Fi —. È il tavolo nazionale fatto da Ghedini, Ronzulli, Giacomoni, Romani, Brunetta e Tajani? Questo deve capirlo Berlusconi, non posso dirlo io. Sicuramente squadra che perde si cambia, è una regola di vita. Queste liste sono state fatte per consegnarsi a Salvini, e forse dovremmo ammetterlo con maggiore onestà. Sarebbe stato meglio includere a quel tavolo una persona di equilibrio come Gianni Letta».
La componente pro Toti
I contestatori forzisti campani si ispirano alla «rivoluzione azzurra» del governatore ligure Toti, ex consigliere politico di Berlusconi