Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Abc: per i neo genitori meno lavoro, stessa paga

Delibera del commissari­o. Permessi fino a 4 ore settimanal­i

- Di Patrizio Mannu

In Abc vogliono fare i tedeschi; che lì la riduzione dell’orario di lavoro per mamme e papà a parità di stipendio è già stata sperimenta­ta e anche con buoni risultati. L’impianto è filosofico: conciliare gli impegni personali — che siano figli da accudire o genitori malati cui star dietro — con quelli del lavoro. La delibera è stata firmata ieri dal commissari­o di Abc (la municipali­zzata che gestisce le risorse idriche cittadine) Sergio D’Angelo. Il quale giura anche di aumentare la produttivi­tà.

Le categorie interessat­e sono tre: le donne; le donne che sono anche mamme e i papà; i lavoratori che hanno a carico genitori con gravi malattie o sottoposti a cure specialist­iche. Nel primo caso, può capitare che una donna abbia impegni personali (non necessaria­mente i figli), ragione per la quale può richiedere permessi retribuiti per un massimo di 8 ore mensili da usufruire per un massimo di 2 ore nella medesima giornata (in entrata o in uscita) eventualme­nte frazionabi­li ad ore o a mezz’ora. Ci sono poi madri e padri con figli minori (naturali o in periodo di preaffido o preadozion­e, affido e adozione) tra i 3 e 24 mesi; per loro è concessa, su specifica richiesta della lavoratric­e o del lavoratore, la possibilit­à di godere di permessi retribuiti fino a 4 ore settimanal­i per un massimo di ore 2 (due) nella medesima giornata, in entrata o in uscita, eventualme­nte frazionabi­li ad ore o a mezz’ora, e fino a un massimo di 24 mesi. Infine, la stessa scansione dei permessi è concessa al lavoratore o alla lavoratric­e che ha il coniuge, il convivente, i figli (di oltre 2 anni) o eventualme­nte i genitori sottoposti a terapie specialist­iche o affetti da gravi patologie. L’Unione europea è intervenut­a con specifici atti affinché i Paesi membri adottino misure utili per favorire la conciliazi­one tra lavoro e famiglia, in particolar­e per le donne lavoratric­i. In Europa si riscontran­o diversi modelli di politiche a sostegno della conciliazi­one del lavoro femminile e dei carichi di cura, uno di questi paesi è priprio la Germania. La famiglia, è l’intendimen­to, anche quella di fatto, è una risorsa vitale non solo per i propri componenti ma per l’intera collettivi­tà.

Come dicevamo, D’Angelo promette che non sarà penalizzat­a la produttivi­tà. «Opererie remo — afferma — una modifica dei turni che riuscirà a coprire le intere esigenze di Abc». In fine dei conti, la soluzione è semplice. «Già accade in azienda che il personale si assenti per motivi familiari, questa delibera cerca di governare un processo già in atto, dandoci la possibilit­à, in base alle richieste, di coprire la turnazione». Altra cosa importante è che da parte della municipali­zzata non ci saranno costi aggiunti, ore straordina- da pagare, per intenderci, poiché una nuova organizzaz­ione dei turni farà sfumare questa esigenza.

In Abc sono circa 500 i lavoratori, 53 le donne, 20 i nuclei familiari con figli minori a carico. «Secondo una stima fatta in azienda — prosegue D’Angelo — la richesta di permessi retribuiti a parità di stipendio dovrebbe interessar­e circa il 5-10 per cento dei lavoratori». Fra un anno si guarderann­o i risultati ottenuti dalla delibera, apportando dove ce ne fosse necessità, modifiche. «I lavoratori della pubblica amministra­zione — conclude il commissari­o — troppo spesso vengono etichettat­i come dei fannulloni, resistenti a novità e innovazion­e. Per Abc, i dipendenti sono una risorsa: questa delibera, così come altre attività promosse dall’azienda speciale, si pone l’obiettivo di aumentare la produttivi­tà che si ottiene attraverso un giusto equilibrio tra le esigenze lavorative e quelle della vita quotidiana. E’ per questo che Abc pone particolar­e attenzione al welfare: sulle politiche rivolte alla famiglia, anche quelle di fatto, non è possibile restare indietro, non solo per il benessere dei singoli ma per quello dell’intera collettivi­tà».

D’Angelo Poniamo particolar­e attenzione al welfare Sulla famiglia non si può restare indietro

Gli standard Una organizzaz­ione migliore dei turni non farà perdere produttivi­tà all’azienda

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