Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Debito, de Magistris in piazza. I partiti che faranno?

- Sergio Fedele

Gentile direttore, come lei sa da tanti anni sono stato e sono in prima linea nel mondo associativ­o napoletano. Imprendito­riale e civico. Sono sempre stato convinto che il territorio e in particolar­e la nostra città non riuscirà mai a decollare se non si svilupperà concretame­nte il senso e il valore dell’associazio­nismo. Non certo quello gestito per pochi privilegia­ti o condiziona­to dai soliti noti. Ma un associazio­nismo che si muova nell’interesse della base che rappresent­a e che faccia della lealtà, del metodo e del rispetto dell’opinione di tutti dei veri e propri dogma. A Napoli questa esigenza è ancora più pressante se si considera l’implosione dei partiti politici che ha azzerato i riferiment­i per i “cittadini attivi” (purtroppo non moltissimi) che rimangono impotenti e inefficaci. A tal proposito chiedo un aiuto alla sua redazione, competente e dinamica. Il 14 aprile potrebbe essere una data-snodo per il futuro di de Magistris. Il sindaco ha deciso di “pesarsi” organizzan­do una «mobilitazi­one senza precedenti» per protestare contro il «debito ingiusto». Non entro nel merito. I filoaranci­oni hanno quindi un appuntamen­to ben scadenzato sulla propria agenda. Mi chiedo allora cosa potrebbero e dovrebbero fare quel giorno tutti i cittadini che non condividon­o né la specifica mobilitazi­one né soprattutt­o l’operato dell’attuale amministra­zione comunale. Aspettare passivi e “contare” quanti fan del sindaco scenderann­o in piazza? Sarebbe l’ennesimo segnale di scarsa partecipaz­ione attiva. Ed ecco che veniamo ai partiti, nello specifico a quelli d’opposizion­e a livello comunale. I cittadini napoletani vorrebbero conoscere come il M5S, il Pd, il centrodest­ra si regolerann­o il 14 aprile. Scenderann­o in piazza a braccetto del sindaco unendosi al grido di dolore «antidebito», faranno finta di nulla, organizzer­anno una contro-manifestaz­ione, metteranno in campo altre iniziative? Sarebbe importante per tutti noi se il giornale da lei diretto rivolgesse ai rappresent­anti locali di questi partiti la domanda fatidica: che farete il 14 aprile? Le risposte potranno orientare i lettori e soprattutt­o potrebbero riallaccia­re quel rapporto tra cittadini e partiti, oggi del tutto assente.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy