Corriere del Mezzogiorno (Campania)
San Carlo, domani il ritorno di «Giselle» e di Anna Razzi
In scena il balletto romantico in omaggio a Elisabetta Terabust
Da domani pomeriggio al Teatro San Carlo torna «Giselle» con l’étoile Marianela Nunez per ricordare Elisabetta Terabust, immensa figura del balletto nonché direttrice proprio del Corpo di Ballo sancarliano dal 2002 al 2006 scomparsa lo scorso 5 febbraio. Ma il titolo romantico per eccellenza, rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1841 con le coreografie di Jean Coralli, Jules Perrot e le musiche di Adolphe Adam, diventa l’occasione migliore per riportare a casa anche Anna Razzi, coreografa della versione di questi giorni e amata presidentessa onoraria della Scuola di Ballo sancarliana.
A volte ritornano, dunque, proprio come il direttore della compagnia di balletto Giuseppe Picone non ha mancato di sottolineare: «La danza e i corpi di ballo italiani sono immensamente riconoscenti alla Signora Terabust perché ha dato tanto a tutti noi. È stata una personalità straordinaria e una Giselle indimenticabile, che ha segnato profondamente con la sua grande arte la storia della danza italiana. E quale migliore versione avremmo potuto proporre se non quella di una sua stessa celebre collega étoile quale Anna Razzi, nostra musa ispiratrice?».
E così il ricordo della stella di Elisabetta sarà arricchito sul palcoscenico dalla lirica presenza dell’argentina Marianela Nunez del Royal Ballet di Londra, in coppia con il principal del Teatro Bolshoi di Mosca Vladislav Lantratov. Con la felice alternanza concessa dal direttore Picone alle altre due interpreti del San Carlo Claudia D’Antonio e Anna Chiara Amirante, accompagnate dal primo ballerino della Wiener Staatsballet Denys Cherevychko, guidati in scena fino a mercoledì 28 dalla scaligera Razzi.
«Sono particolarmente affezionata a questo ruolo – afferma l’ex étoile – che ho avuto modo di danzare alla Scala, poi a New York con Nureyev, al San Carlo, al Verdi di Trieste, al Petruzzelli di Bari e in Belgio con le Ballet Royal di Wallonie. Credo che “Giselle”, nonostante gli anni e le numerose rivisitazioni, resti e resterà sempre un balletto di grande fascino. Del resto sin già dai primi giorni della mia direzione alla compagnia del San Carlo ho insistito oltremodo sulla ricerca dei piccoli gesti e dei dettagli, portando in scena la “Giselle” più romantica possibile». Sul podio David Garforth.