Corriere del Mezzogiorno (Campania)
In corteo con la stella di Davide
«Noi contro i negazionisti del biocidio». La comunità ebraica: la Shoah è ben altro
In marcia con la Stella di Davide sul petto e il codice 048. Ammalati e ambientalisti saranno oggi in corteo a Napoli «contro i negazionisti del biocidio» in Terra dei Fuochi. Ma Lydia Schapirer, presidente della comunità ebraica di Napoli, dice: «La Shoah è stato ben altro, non si può chiamare in causa per queste manifestazioni».
NAPOLI Si sente assediato, Vincenzo De Luca. Da chi registra i suoi interventi nel corso della direzione regionale del Pd. Da chi, secondo lui, continua a distorcere il suo pensiero per farne lacerti da gettare alla solita muta di cani. Dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che gli ha ufficialmente consegnato la sua dichiarazione di guerra e che probabilmente sospetta sia dietro la manifestazione «Stop Biocidio» organizzata oggi pomeriggio per chiedere la sfiducia dell’amministrazione regionale.
Ma ora teme anche il tradimento dei suoi uffici alla Regione che a dieci mesi dall’approvazione della misura per finanziare la formazione professionale non hanno ancora preparato il bando: «Abbiamo un apparato regionale — esordisce — che pensa di andare avanti a prescindere da quello che si decide. Faremo una cosa di un rigore spietato, cominceremo a rimuovere i dirigenti, a cominciare da quelli che hanno perso tempo». E promette che non sarà più distratto da altri impegni, dato che sulle liste di attesa in sanità pure si sta perdendo tempo. «Perché nelle Asl non si lavora anche di notte e di domenica per ridurre i tempi di attesa dei pazienti? Useremo la spada anche qui».
Ma è il corteo di oggi pomeriggio a Napoli a irritarlo. «Mi è arrivata la notizia di questa manifestazione contro il biocidio: una bizzarria — commenta su Lira Tv —. Noi ai cittadini diciamo questo: c’è chi le ecoballe le ha messe per venti anni e chi come noi le sta togliendo. C’è chi ha realizzato discariche e chi, come noi, le sta bonificando. C’è chi se n’è fregato della salute dei cittadini e chi ha dato vita al registro tumori. C’è chi se ne frega dell’inquinamento del mare e chi sta rilanciando i depuratori. Insomma, c’è chi ha creato i problemi e chi li sta risolvendo. E il corteo a chi viene indirizzato? — si chiede — A chi sta risolvendo i problemi: la vita ci riserva tanti elementi di creatività e di fantasia, ma continueremo a lavorare per risolvere i problemi e non daremo in regalo a nessuno le sedi di proprietà della Regione».
Il presidente della Regione ci prova a stemperare i toni, e lo ripete, forse perché sia soprattutto lui a convincersi: «C’è chi pensa di darsi importanza litigando con me. Ma io non ho intenzione di litigare con nessuno».
Per poi inchiodare de Magistris a quelle che ritiene siano le sue responsabilità più evidenti: «C’è un clima di violenza che si è diffuso in questi anni con le baby gang, la criminalità organizzata, e poi c’è chi si balocca con queste bande di violenti e non ha il coraggio di dire una parola chiara. Quando c’è la violenza si fa muro, non si discute. Invece a Napoli c’è qualcuno che continua a fare demagogia. Se non ci fosse stata la Regione Campania, Napoli sarebbe sprofondata. Mi aspetto sempre che qualcuno dica grazie. Lo scorso anno la Regione ha dato ad Anm 60 milioni di euro, mentre il Comune di Napoli, proprietaria dell’Anm, non ha dato neanche un euro. Senza le nostre risorse Anm sarebbe già fallita due anni fa». E poi «c’è un cantiere in via Marina, la Regione ha dato al Comune 20 milioni di euro, sono 3o 4 anni che non si chiude, un calvario. Il Teatro San Carlo riceve dal Comune 900 mila euro, dalla Regione lo scorso anno ha ricevuto 12 milioni di euro — elenca — la Regione ha dato al Comune 3 miliardi di euro per la città di Napoli, 100 milioni solo per finanziare interventi del centro storico. È arrivato il tempo di fare le cose serie, di amministrare — conclude —. Siccome c’è chi non fa nulla e manda fumo con la manovella».
I ritardi «Ci sono dirigenti che hanno perso tempo, agiremo con un rigore spietato»