Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Toquinho al Modo una star per Salerno
Il musicista dal vivo con Greta Panettieri
In mezzo secolo di musica si è cimentato anche con un classico napoletano come «Anema e core», contaminandolo con i suoni brasilani della sua chitarra. Una settantina di dischi pubblicati dal 1966 ad oggi, di cui sedici con il poeta Vinicius de Moraes.
Toquinho, al secolo Antonio Pecci Filho, domani sarà in concerto al Modo di Salerno accompagnato dalla cantante e scrittrice romana Greta Panettieri. Il musicista di San Paolo che imparato a suonare la chitarra sotto la guida del virtuoso strumentista Paulinho Nogueira, è uno degli alfieri di quella rivoluzione musicale che è stata la bossanova, ispirata dall’atmosfera di rinascita economica e nazionalista del Brasile della fine degli anni ’50, con miti come Joào Gilberto, Chico Buarque e Tom Jobim.
Il musicista di origini italiane (i suoi nonni materni e paterni erano emigrati da Molise, Calabria e Mantova) che incanta da mezzo secolo il Brasile e il mondo intero con la sua chitarra e la sua voce, da sempre vive un rapporto speciale con il nostro Paese. Nel 1969 suonò in «La vita, amico, è l’arte dell’incontro» realizzato da Sergio Endrigo con de Moraes e il poeta Giuseppe Ungaretti: album in cui compariva anche Louis Bacalov. L’anno dopo incontrò Ennio Morricone nella realizzazione del disco «Per un pugno di samba» di Buarque. Nel 1976 lavorò all’album di Ornella Vanoni «La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria» che conteneva tra le riletture anche il classico napoletano «Anema e core» e che annoverava tra le guest anche il suo illustre connazionale de Moraes. La canzone «Aquarello» scritta con Maurizio Fabrizio e presentata a Sanremo nell’83, divenne anche qui una hit. «L’Italia – ha dichiarato più volte il musicista - sarà sempre presente sulla mia agenda lavorativa e su quella dell’affetto».