Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Solidarietà
Open ha 15 anni Diario su Instagram per non mollare
Ha sostenuto numerosi progetti di ricerca scientifica che hanno portato a nuove conoscenze, sulla genesi genetica di alcune patologie oncologiche pediatriche; finanziato la costituzione della “Biobanca dei Tessuti tumorali pediatrici”, unica nel Sud, presso l’Istituto Ceinge di Napoli; consentito l’arruolamento dei bambini italiani nel protocollo di cura internazionale Lines per il Neuroblastoma a basso rischio; iniziato a finanziare il primo anno del progetto di ricerca “La Biopsia Liquida nei bambini malati di tumore”, ricerca genetica che porterà alla preparazione di terapie individualizzate e alla diagnosi precoce di eventuali recidive; ristrutturato, grazie all’importante donazione di Pino Daniele con due concerti dedicati all’Open (uno con Eric Clapton e uno con l’orchestra Sinfonietta di Roma), il reparto di Oncologia solida dell’ospedale Pausilipon di Napoli, con la creazione di 14 posti letto in stanze arredate a misura di bambino; stimolato e sostenuto la nascita, presso l’Aou San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno, dell’unico centro pubblico di Radioterapia pediatrica del Sud Italia con un reparto costituito da due stanze di degenza, una sala giochi e una stanza di attesa, un Garden Hospital adiacente al reparto, uno spazio completamente dedicato agli adolescenti, la decorazione del bunker con murales integrali, ed un servizio navetta a disposizione delle famiglie meno abbienti finalizzato al trasferimento quotidiano dei bambini e dei genitori, nell’ambito della Campania. E poi convenzioni, protocolli d’intesa, potenziamenti, progetti.
Questo lungo elenco non è che una piccola parte delle mille e una attività che contestualizzano l’impegno di Open - Oncologia Pediatrica E Neuroblastoma, l’associazione salernitana nata nel 2003 per volere di genitori di bambini e adolescenti malati di cancro e di medici impegnati a combattere contro queste patologie. Un traguardo che spinge a guardare avanti.
Tante le attività già in esse- come “Un uovo per la ricerca”: anche quest’anno, in occasione della Pasqua, Open propone infatti la vendita di uova di cioccolata o in ceramica a sostegno della ricerca sul cancro pediatrico. Il contributo è di 12 euro. E per sollecitare tutti ad un piccolo gesto di grande solidarietà, l’associazione salernitana ha deciso di aggiungere alle già note postazioni di vendita anche le scuole, per far sì che i più giovani possano conoscere e sostenere il percorso di tanti coetanei meno fortunati.
Inoltre Open, da tempo presente sul web e su Facebook, ha deciso di affiancare ad Instagram, un altro diario sul quale catturare e condividere i momenti più significativi e le attività dell’associazione. Ogni mese le credenziali del profilo saranno così affidate a diversi gruppi di persone (volontari, medici, infermieri, ragazzi in corsia, genitori) che lo gestiranno a loro piacimento. «Vogliamo condividere su Instagram gli alti e i bassi della malattia, soprattutto lanciare un segnale di speranza, di forza, di coraggio - spiega il presidente Open Annamaria Alfani - queste “stories” potrebbero addirittura salvare qualcuno».
Instagram è una scelta prere cisa: i ragazzi tra i 10 e i 18 anni sono quelli più a rischio per le patologie oncologiche perché, non più sotto il controllo diretto dei genitori, spesso risultano poco consapevoli e informati rispetto a sintomi e rischi. E proprio questa fascia di età è quella che sembra interfacciarsi di più con la piattaforma ribattezzata, manco a dirlo, il social dei giovani. L’identità parlerà a loro, nella speranza che, punti di vista e informazioni, se corredati da immagini, emoticon, video e hashtag, risultino meno freddi e distanti.
A scuola In vendita uova di cioccolata o in ceramica per la ricerca