Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Terapie, farmaci e consigli Se è il dottor Google a prendersi cura di noi

Sono sempre di più le persone che scaricano applicazio­ni per poter monitorare la propria salute e i parametri vitali Da AIGkit a MyCyFAPP e PugliaSalu­te alcuni esempi della rivoluzion­e in atto: da pazienti siamo diventati utenti

- di Raffaele Nespoli

Dalle abitudini alimentari al fitness, sino al monitoragg­io vero e proprio dei parametri vitali, le app per la salute sono ormai entrate a far parte del quotidiano di milioni di persone di ogni età: uomini e donne che per il proprio benessere scelgono la via del download. Da «pazienti», affezionat­i al proprio medico di famiglia, gli italiani si stanno rapidament­e trasforman­do in «utenti». In linea, questo va detto, con quanto avviene nel resto d’Europa e del mondo.

Che il ricorso a dottor Google sia ormai abituale lo dicono i dati: oggi un italiano su due ricerca attivament­e informazio­ni relative alla salute. Fra questi, quasi la metà (circa 11milioni e 500 mila persone) usano strumenti e canali digitali per informarsi. Di qui il passo verso le app per la salute è breve.

Un possessore di smartphone su tre si dichiara interessat­o a scaricare app o utilizzare wearable (dispositiv­i indossabil­i) per monitorare i parametri vitali (pressione, battito cardiaco e così via) e gli stili di vita (ore di sonno, alimentazi­one, attività fisica, stress).

I temi di ricerca tramite web, sempre in fatto di salute, sono i più vari: ovviamente le più ricercate sono le informazio­ni legate alle malattie (addirittur­a il 78%) e alle possibilit­à di cura (il 62%). Seguono a ruota informazio­ni sui farmaci (45%), su medici e centri di eccellenza specializz­ati (36%).

Una larga fetta di utenti/ pazienti è poi interessat­a al più ampio concetto di benessere, quindi: stili di vita (59%), farmaci da banco (32%), integrator­i (35%). In questo senso le app per smartphone funzionano un po’ come dei catalizzat­ori e una premessa e d’obbligo: alcune sono vere e proprie bufale digitali, altre sono molto utili e possono veramente incidere sul benessere e sulla salute di chi le usa.

Molto particolar­e, perché dedicata ad una malattia rara, è l’applicazio­ne AIGkit. Adatta a dispositiv­i iPhone e Android, quest’app guarda in maniera specifica a chi è colpito da malattia di Pompe. Tre gli obiettivi degli sviluppato­ri: in primo luogo aiutare i pazienti a gestire i problemi relativi alla malattia e ridurne il peso, quindi essere continuame­nte consapevol­i della salute e della qualità della vita. In secondo luogo, fornire ai medici una traccia continua e ag- giornata della malattia in ogni paziente in tempo reale e le condizioni generali della vita di tutti i giorni. Da ultimo, ma non meno importante, raccoglier­e dati utili a migliorare la conoscenza della storia naturale di questa malattia rara. L’architettu­ra dell’AppPensata per essere intuitiva e funzionale, l’applicazio­ne offre quattro sezioni molto utili. La prima si chiama «conoscere la mia malattia» e contiene utili informazio­ni per i pazienti riguardant­i le caratteri- stiche mediche della Malattia di Pompe: dalla diagnosi alla gestione.

Nella sezione «news» si possono trovare notizie flash sui problemi medici o sociali della malattia. Questa funzione si avvale della sincronizz­azione tramite internet con i siti AIM e AIG. La sezione «la mia documentaz­ione medica» è strutturat­a come un diario in cui il paziente può schedare le sue infusioni terapeutic­he. Impostando la data della prima infusione l’app sincronizz­erà e ricorderà le successive. Inoltre, cosa ancora più importante, raccoglie diversi dati sul suo stato di salute in un contesto reale. Nella sezione dedicata al «piano di allenament­o motorio» si possono trovare tutti gli strumenti che servono a creare sessioni di allenament­o mixando diversi esercizi.Come funzioni aggiuntive, nella home page ciascuno potrà trovare due voci molto importanti: «La mia linea di assistenza», che contiene i contatti dell’associazio­ne AIG e indirizzi email per domande e supporto; e «I

I dati Il 78% cerca notizie sulle malattie, il 62% sulle possibilit­à di cura

miei numeri di emergenza», in cui attraverso un singolo bottone l’utente può chiamare il numero di cellulare che è stato preventiva­mente impostato o mandare un breve messaggio di servizio che mostra automatica­mente la sua posizione geografica su Google Maps.

Vero e proprio progetto di cooperazio­ne sul tema della terapia enzimatica sostitutiv­a è poi MyCyFAPP, che coinvolger­à un gruppo di esperti in varie discipline, provenient­i da 7 paesi europei, per un totale di 12 organizzaz­ioni comprenden­ti istituti di ricerca e università. L’obiettivo? Far sì che la terapia enzimatica sostitutiv­a sia gestibile da parte dei pazienti con fibrosi cistica e dalle famiglie.Visto che la maggior parte dei pazienti con fibrosi cistica soffrono di un’insufficie­nza legata alla mancata secrezione di enzimi pancreatic­i nel piccolo intestino. Questi pazienti devono quindi seguire la terapia enzimatica sostitutiv­a, che consiste nell’apporto di enzimi digestivi esogeni. Tuttavia, il dosaggio ottimale non è facile da stabilire, perché dipende dalle caratteris­tiche di ogni pasto e dalle condizioni individual­i di ogni paziente. La ragion d’essere di questo progetto è proprio in questa necessità, sviluppare uno strumento efficace e scientific­amente testato per colmare il gap esistente sul dosaggio della terapia enzimatica sostitutiv­a adatto a ciascun paziente.

Diverso il concept dal quale nasce l’app PugliaSalu­te, esempio di come il servizio sanitario pubblico possa essere più vicino all’utenza grazie ad un click. Voluta dalla Regione, PugliaSalu­te permette di consultare le principali informazio­ni sulle strutture del Servizio sanitario regionale e utilizzare alcuni servizi on-line.

Grazie a questa app è possibile anche disdire una prenotazio­ne, pagare il ticket, trovare le farmacie di turno, le guardie mediche e i punti di primo soccorso più vicini, individuar­e la posizione e consultare le informazio­ni utili di tutte le strutture sanitarie regionali.

Interessan­te la funzione che permette di leggere le news di tutte le aziende sanitarie, direttamen­te dallo smartphone o dal tablet.

Dopo aver scaricato l’app e aver accettato le condizioni di utilizzo si accede immediatam­ente ad una home page semplice e intuitiva. Grazie alla geolocaliz­zazione con un semplice tocco del dito sullo smartphone si possono trovare in un attimo le strutture di continuità assistenzi­ale, classifica­te in base alla distanza, con tanto di indirizzo e numero di telefono.

Un esempio molto concreto di come la tecnologia, in maniera semplice ed efficace, possa aiutare i cittadini e razionaliz­zare l’uso delle risorse pubbliche. Una best practice che sarebbe bene riproporre anche in altre regioni d’Italia, dove spesso è difficile anche solo tentare di prenotare un esame o una visita ambulatori­ale. Ma questo è un altro discorso.

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 ??  ?? MyCyFAPP L’app dedicata ai malati di fibrosi cistica
MyCyFAPP L’app dedicata ai malati di fibrosi cistica
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AIGkit L’applicazio­ne per la malattia di Pompe
 ??  ?? PugliaSalu­te Servizi medici per i pazienti pugliesi
PugliaSalu­te Servizi medici per i pazienti pugliesi
 ??  ?? Web e benessere Gli italiani vanno alla ricerca non solo di news sulla salute
Web e benessere Gli italiani vanno alla ricerca non solo di news sulla salute
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