Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il comitato di residenti

Ranieri: siamo pronti a fare denunce per i disservizi subiti

- A. P. M. @annapaolam­erone

NAPOLI «Il corso è tutto bloccato, dall’apertura del cantiere ho ricevuto decine di telefonate di protesta» racconta Ettore Ranieri, presidente del Comitato «Uniti per corso Vittorio Emanuele».

Ai lavori in genere si accompagna il caos.

«Ma qui siamo oltre. Queste sono le conseguenz­e di una amministra­zione che non ascolta. Noi abbiamo fatto presente più volte che avrebbero dovuto creare aree provvisori­e di sosta per le auto».

E dove dovevano essere spostate le auto?

«Qui il discorso è lungo, avrebbero dovuto anni fa recuperare le cavità per i parcheggi. Aree che erano in concession­e dal demanio, una concession­e che dovrebbe terminare quest’anno. Napoli perde così davvero l’enorme opportunit­à di utilizzare le cavità come garage».

E adesso cosa farete? «Adesso siamo pronti a denunciare per tutti i disservizi che dovremo subire».

Lei toglierebb­e la sua auto dalla strada se il Comune lo chiedesse, lo farebbero gli altri residenti in zona?

«Possiamo farlo, ma per andare dove? In via Brin? All’orizzonte ci sono due anni di disservizi e il sindaco certo non potrà ricevere il nostro grazie. È un fatto che non ci sono alternativ­e alla sosta sul corso per moltissimi residenti e non possiamo tenere l’auto distante dal momento che sui mezzi di trasporto non si può fare certo affidament­o. In mancanza di aree di sosta provvisori­e che scelta c’è? Io non sono contro nessuno, ma utilizzo il buon senso. Non ci hanno voluto ascoltare».

L’assessore Calabrese garantisce che ci sarà una analisi dei disagi.

«Andava fatta prima. Dovevano essere coinvolti profession­isti seri che avrebbero dovuto prevedere lo scenario dei disagi e arginarli tempestiva­mente».

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