Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il comitato di residenti
Ranieri: siamo pronti a fare denunce per i disservizi subiti
NAPOLI «Il corso è tutto bloccato, dall’apertura del cantiere ho ricevuto decine di telefonate di protesta» racconta Ettore Ranieri, presidente del Comitato «Uniti per corso Vittorio Emanuele».
Ai lavori in genere si accompagna il caos.
«Ma qui siamo oltre. Queste sono le conseguenze di una amministrazione che non ascolta. Noi abbiamo fatto presente più volte che avrebbero dovuto creare aree provvisorie di sosta per le auto».
E dove dovevano essere spostate le auto?
«Qui il discorso è lungo, avrebbero dovuto anni fa recuperare le cavità per i parcheggi. Aree che erano in concessione dal demanio, una concessione che dovrebbe terminare quest’anno. Napoli perde così davvero l’enorme opportunità di utilizzare le cavità come garage».
E adesso cosa farete? «Adesso siamo pronti a denunciare per tutti i disservizi che dovremo subire».
Lei toglierebbe la sua auto dalla strada se il Comune lo chiedesse, lo farebbero gli altri residenti in zona?
«Possiamo farlo, ma per andare dove? In via Brin? All’orizzonte ci sono due anni di disservizi e il sindaco certo non potrà ricevere il nostro grazie. È un fatto che non ci sono alternative alla sosta sul corso per moltissimi residenti e non possiamo tenere l’auto distante dal momento che sui mezzi di trasporto non si può fare certo affidamento. In mancanza di aree di sosta provvisorie che scelta c’è? Io non sono contro nessuno, ma utilizzo il buon senso. Non ci hanno voluto ascoltare».
L’assessore Calabrese garantisce che ci sarà una analisi dei disagi.
«Andava fatta prima. Dovevano essere coinvolti professionisti seri che avrebbero dovuto prevedere lo scenario dei disagi e arginarli tempestivamente».