Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Comune mette in vendita ippodromo e palazzo in via Verdi

Bilancio Dismission­i per fare fronte alla sanzione della Corte dei conti

- Cuomo

Nessun taglio per il 2018 a fronte del mantenimen­to del- la pressione fiscale al massimo, della lotta all’evasione più efficace e all’aumento delle dismission­i ordinarie. Ma nel 2019 per far fronte alla sanzione di 85 milioni imposta dalla Corte dei Conti in vendita l’ippodromo e il palazzo del Consiglio comunale in via Verdi. Queste le misure contenute nel bilancio 2018-2020 del Comune di Napoli esaminato ieri a tarda sera in giunta per l’approvazio­ne. Critiche dai segretari di Cgil, Cisl, Uil.

NAPOLI La giunta de Magistris ha confermato tutti gli impegni di spesa assunti e gli investimen­ti previsti per il 2018, quindi niente tagli, soprattutt­o al welfare, grazie a risorse recuperate dalla imposte comunali applicate al massimo livello (come del resto già avviene), lotta all’evasione fiscale condotta in maniera più sistematic­a e dismission­i ordinarie intensific­ate. Più complicata la via di uscita nel 2019: per far fronte alla sanzione di 85 milioni di euro stabilita dalla Corte dei Conte per il debito insoluto del consorzio che si è occupato della ricostruzi­one post-terremoto (Cr8) il Comune di Napoli dovrà procedere alla vendita di alcuni gioielli di famiglia. Dalla dismission­e dell’ippodromo di Agnano e del palazzo del Consiglio comunale in via Verdi dovrebbero arrivare almeno 50 milioni. Queste almeno le speranze. Altri 35 si recuperere­bbero con alienazion­i di altri beni. Non si tratterà di una passeggiat­a perché innanzitut­to occorrerà trovare un acquirente e poi recuperare il corrispett­ivo. Eppure lo stesso primo cittadino non più tardi di tre giorni fa aveva assicurato: «L’ippodromo di Agnano non è in vendita: la situazione è molto seria ma noi non cediamo i gioielli della nostra città». Il 2020 è ancora lontano: per il momento sono confermati gli investimen­ti. La terapia d’urto per tappare la falla che si è aperta nei conti comunali con è stata messa a punto nel corso di lunghe riunioni che hanno visto come protagonis­ta l’assessore al Bilancio Enrico Panini. Ieri in tarda serata la cura da cavallo è approdata in giunta per l’approvazio­ne.

Ma già nel pomeriggio Panini ha incontrato i sindacati per illustrare l’impianto del piano. Presenti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati. Che, ancor prima della riunione dell’esecutivo, hanno espresso forti riserve sul bilancio. «Oltre il pur apprezzabi­le sforzo di informazio­ne preventiva - hanno scritto in un anota -esprimiamo un giudizio critico sulle modalità di un confronto che , anche a causa delle incertezza normative, non è mai stato tale, ma soprattutt­o sul quadro di merito che si sta prospettan­do». E ancora. «Abbiamo sostenuto - si legge nella nota dei segretari la necessità di un intervento legislativ­o per favorire i piani di rientro nei Comuni in pre-dissesto, la richiesta di un intervento del Governo sul debito Cr8, di un intervento straordina­rio su Napoli. Tutto ciò però non ci impedisce di vedere le responsabi­lità dell’attuale amministra­zione nella sottovalut­azione della cronica incapacità di riscossion­e, nelle incertezze, nelle incoerenze e nella confusione con le quali ha affrontato la crisi Anm, nell’assenza di un chiaro piano strategico condiviso sul riassetto dei servizi comunali». Intanto fervono i preparativ­i per la manifestaz­ione di protesta indetta da de Magistris in piazza Municipio per il 14 aprile. Ma la senatrice del Pd Valeria Valente ha contrattac­cato su Facebook. «Sarebbero i napoletani a dover scendere in piazza contro quest’amministra­zione».

Sindacati Critiche da Cgil, Cisl e Uil «mancato confronto nel merito delle scelte»

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