Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Vogliamo restare ancora», e picchiano un egiziano
Branco di bulli si avventa su un dipendente del McDonald’s sotto la galleria, sono ricercati
NAPOLI Si sono fatti forza perché erano tanti di fronte ad una sola persona. E l’hanno colpita proditoriamente, con una sedia dello stesso locale in cui lavorava, procurandogli ferite che in ospedale hanno giudicato guaribili per fortuna in soli tre giorni.
Ancora storie di ordinaria violenza nelle notti di Napoli. E ancora ad opera di babygang. Stavolta il teatro dell’aggressione è stata la Galleria Umberto I, più precisamente il McDonald’s. Un gruppetto di minori, secondo le testimonianze, non voleva abbandonare i tavolini del fast food nonostante fosse quasi l’una di notte e il locale si avviasse alla chiusura. Così è nato un diverbio tra loro e gli addetti alle pulizie durante il quale uno dei ragazzi ha colpito con una sedia il dipendente.
Secondo quanto raccontato alla Polizia di Stato dalla vittima, un cittadino di nazionalità egiziana, il gruppo che aveva trascorso lì l’ultima parte della serata e che non voleva saperne di andare via era composto da circa 7-8 ragazzini e chi lo ha colpito aveva molto probabilmente un’età compresa tra i 13 e 15 anni. Subito dopo l’aggressione, il gruppo è scappato lungo via Toledo. Una versione confermata qualche minuto dopo agli agenti da alcuni militari che erano in strada per i servizi di sorveglianza anti-criminalità e anti-terrorismo di questi ultimi giorni.
Nell’area interessata dall’aggressione, ad ogni modo, ci sono telecamere sia del McDonald’s che di un negozio a due passi. Le immagini, quindi, potrebbero dare un volto agli aggressori e sono in corso serrate indagini per rintracciarli. L’episodio è stato condannato da sigle ed associazioni che si battono per una galleria più vivibile.