Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mancano i gol-scudetto L’attacco è da ritrovare
Dov’è finito il gioco che ha incantato tutta Europa? Soltanto due reti nelle ultime tre partite, il Napoli viaggia a ritmi inferiori alla sua media Milik è l’arma in più
NAPOLI Quattro punti distanziano Juventus e Napoli, la differenza con i bianconeri è in due pareggi in più, entrambe le squadre hanno incassato solo due sconfitte in trenta giornate. La Juventus vanta la miglior difesa con sedici gol subiti, quattro in meno degli azzurri, e il secondo miglior attacco con 70 reti realizzate, 6 in più di Mertens e compagni.
Il Napoli in cinque occasioni non è riuscito a far gol, chiudendo quattro volte la gara sullo 0-0 mentre la Juventus solo in due partite non è andata a segno. Dov’è il “luna park”, la macchina da gol che ha incantato tutta Europa? A Reggio Emilia sono mancate la qualità nel palleggio, le 73 palle perse lo dimostrano, l’applicazione difensiva, il Sassuolo è andato otto volte al tiro in area di rigore, ma soprattutto le occasioni sprecate sotto porta caratterizzano il momento di difficoltà del Napoli. Al Mapei Stadium gli azzurri hanno creato nove pallegol e realizzato una sola rete. L’attacco è da ritrovare, nelle ultime tre partite il Napoli ha messo a segno soltanto due gol, viaggia sotto la propria media di 2,13 reti a gara. «Siamo una squadra di meccanismi, non d’individualità», così si esprimeva Sarri sabato nel post-partita, proprio in virtù della sua identità di gioco, pur avendo perso brillantezza il Napoli riesce a costruire palle-gol, ad essere pericoloso.
La formazione di Sarri tira più di tutti in serie A (436 le conclusioni, 249 quelli in porta) ma ha una percentuale di realizzazione bassa nel confronto con la Juventus. Il Napoli converte in rete solo il 14,6% dei propri tiri, il 19,9% di quelli in porta, la Juventus va a segno con il 25,7% delle conclusioni ed il 32,7% di quelle che inquadrano lo specchio della porta avversaria. La differenza è nel reparto offensivo: i cinque attaccanti hanno messo a segno 34 gol, i sei della Juventus ben 47. Callejon ha realizzato un gol in più rispetto ad un anno fa, Insigne è a -5, Mertens e Milik a -3. Il polacco è l’arma in più, la forza fresca da sfruttare nel rush finale, può dare al Napoli un’alternativa tattica soprattutto contro le squadre che riescono a chiudere gli spazi al tridente dei piccoletti.