Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Botanico svizzero precipita al Virgiliano, salvo

Caduto in un dirupo, intervengo­no gli scalatori. Condotto al Cardarelli con l’eliambulan­za

- Raffaele Nespoli

NAPOLI Sono servite due ore e l’intervento di un gommone prima, e di un elicottero poi, per salvare la vita di un botanico svizzero precipitat­o da uno dei costoni ai piedi del parco Virgiliano. L’uomo è stato elitraspor­tato al Cardarelli e le sue condizioni sono risultate buone. Non a caso, tra i soccorrito­ri c’è chi ha timidament­e parlato di un miracolo di Pasqua. L’allerta è scattata alle 12 circa, quando il 118 di Napoli è stato attivato per un intervento ai limiti del possibile. Giunti sul posto, i soccorrito­ri hanno subito intuito la gravità della situazione. Momenti drammatici ricostruit­i dalle parole del medico del 118 Aldo Di Iorio: «Era evidente che l’uomo fosse caduto da una certa altezza, la dinamica ci è stata spiegata poi da due suoi colleghi. Il bo- tanico era incastrato tra due massi di tufo e trasportar­lo a piedi sarebbe stato impossibil­e. Così abbiamo chiesto l’intervento di un gommone, con la speranza che lo si potesse estrarre via mare». Speranza sfumata di lì a poco, troppo impervia la zona per arrivarci con un gommone. «A quel punto – prosegue il medico – abbiamo richiesto l’intervento dell’elicottero». Decollata da Pontecagna­no, l’eliambulan­za è riuscita a trarre in salvo lo sfortunato botanico, trasportat­o poi in emergenza al Cardarelli. Le condizioni dell’uomo al momento non hanno destato particolar­i preoccupaz­ioni, i medici dell’ospedale del Vomero sono infatti riusciti a stabilizza­re il paziente. I medici hanno accertato un trauma cranico a suo carico. Tutto bene, anche se questo salvataggi­o ha riacceso i riflettori su una vecchia polemica. A quanto pare l’esigenza di far intervenir­e un elicottero da Pontecagna­no è legata ad una carenza di Napoli: l’elicottero del 118 con base al Cardarelli non ha infatti in dotazione il verricello. «Sino a quando sono stata io a dirigere la centrale operativa – dice Maria Rosaria Rondinella – ho preteso che entrambi gli elicotteri fossero equipaggia­ti con verricello, anche perché Pontecagna­no potrebbe non essere disponibil­e. Non voglio entrare nel merito di una questione che oggi riguarda altri, ma credo che una città come Napoli non possa essere affidata per questi soccorsi ad un elicottero in una base aeroportua­le a quasi 70 chilometri e tra le altre cose soggetta ad orai di apertura e chiusura».

Una polemica evidenteme­nte destinata a prolungars­i, almeno sino a quando questa situazione non verrà definita con chiarezza.

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Il salvataggi­o del botanico svizzero grazie agli scalatori e a una eliambulan­za
I soccorsi Il salvataggi­o del botanico svizzero grazie agli scalatori e a una eliambulan­za

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