Milik adesso è pronto a recuperare il tempo perduto

Otto gare per mettersi in mostra e recuperare il tempo perduto. Arek Milik si candida per questo finale di stagione ed è pronto a farsi largo nell’area di rigore. Contro il Sassuolo è stato il punto di riferimento nel Napoli nel secondo tempo. Colpo di testa (specialità della casa), mezza rovesciata (parata da Consigli) e una rovesciata finita sulla traversa. Un centravanti un po’ vecchio stampo che garantisce però al Napoli le giuste alternative contro avversari chiusi a riccio. Il bomber polacco sta ritrovando smalto e recuperando la condizione dopo un doppio infortunio ai legamenti crociati. Una mazzata che avrebbe stroncato chiunque e invece Arek è tornato e ha fatto subito la voce grossa in un area che contro gli emiliani è stata attaccata poco e male dal reparto offensivo. Il tridente si è inceppato e allora Sarri può contare su un’alternativa in più. Quello che è piaciuto ai tifosi azzurri è la sua cattiveria in campo: ha mostrato rabbia e voglia di vincere, aspetti che sono venuti meno in queste ultime quattro partite dove il Napoli è riuscito a vincere una sola volta e a pareggiare due. Solo quattro i gol, pochi per una squadra che è stata sempre una macchina perfetta in chiave offensiva. Restano le difficoltà di Insigne e Mertens (a secco da un mese). Soprattutto il belga appare fuori condizione e non riesce a saltare l’uomo, a estrarre dal cilindro qualche colpo da campione. Ecco perché Milik può essere una risorsa in più e va rischiato: Sarri questa volta può cambiare anche se il polacco non ha l’autonomia per 90’, ma ormai non ce l’ha più nemmeno Mertens e quindi la freschezza del polacco può essere una chiave di volta importante per lo sprint finale. Finora ha segnato soltanto due volte: alla prima di campionato al Bentegodi contro l’Hellas Verona e in Ucraina nel match poi perso in Champions con lo Shakhtar Donetsk. Gli manca la prodezza al San Paolo addirittura dal 28 settembre 2016 col gol segnato al Benfica in Champions.