Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Porta Capuana, abbattuti i pini I residenti: erano secolari e sani

Rivolta contro il cantiere del Comune anche per la rimozione dei basolato

- P. Ros.

NAPOLI Le note allegate a mo’ di spiegazion­e in calce all’intervento parlano di «elementi incongrui». Tra gli altri - chioschi, edicole, aiuole - vengono annoverati anche gli storici e rigogliosi pini che caratteriz­zavano alcuni angoli della zona. Essendo «incongrui» il loro destino era segnato. E se per edicole e chioschi viene contemplat­a l’ipotesi della «delocalizz­azione», per gli altri «elementi» si è trattato di eliminazio­ne.

Divampano feroci polemiche, da ieri, a Porta Capuana, per l’abbattimen­to di almeno una decina di pini mediterran­ei ad opera dell’impresa che da qualche giorno sta procedendo nei lavori di riqualific­azione della zona. I residenti sono sul piede di guerra. Il cantiere, tra i pochi aperti in città, rientra nel Grande Progetto Unesco e prevede anzitutto la rimozione e la succes- siva risistemaz­ione del basolato. Un risvolto che già aveva messo in allarme i componenti del Comitato Portosalvo, preoccupat­i della sorte dei basoli, ai quali aveva però risposto il presidente della IV Municipali­tà, Giampiero Per- rella, che per la pavimentaz­ione rimossa aveva parlato di «appropriat­i interventi di manutenzio­ne». Insomma, nulla sarebbe stato stravolto. Con il verde della zona, invece, è andato diversamen­te.

«I pini secolari ubicati al- l’esterno delle torri Virtù e Onore, c he f i no a qual c he giorno fa rappresent­avano un piccolo patrimonio arboreo del quartiere, sono stati rimossi» ha denunciato il presidente dell’associazio­ne «Vivere il quartiere», Enrico Cella. Sollevando dubbi sulla «liceità» dell’iniziativa. Il tutto sarebbe stato fatto, ha sostenuto, «presumibil­mente senza autorizzaz­ione degli Uffici della Sovrintend­enza».

Cella ha poi lanciato accuse all’indirizzo dell’amministra­zione comunale. «Gli alberi erano in ottime condizioni di salute, per cui non si comprendon­o le motivazion­i di questo scempio. Vi è stata tutta la volontà dell’amministra­zione comunale di Napoli di a pprovare e s oste nere t a l e progetto che, appunto, prevedeva la “morte” e lo sradicamen­to degli alberi». Una volta tagliati alla base i pini sono poi stati ridotti in sezioni di tronco portate via con un camion. «I residenti sono sul piede di guerra. Non hanno condiviso la scelta di tagliare i pini» ha concluso il portavoce del comitato di quartiere.

Enrico Cella

«Gli alberi erano in ottime condizioni, non si capisce il perché di questo scempio»

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L’intervento Qui sopra, i pini tagliati; a lato, il basolato sollevato
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