Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La stagione dei «Mak P», il pericolo è l’alcol senza limiti
Folla alla festa del liceo Umberto, in tanti a quella del Sannazaro e del Mercalli. Ecco come funzionano
NAPOLI Un’auto davanti ad un marciapiede che bloccava tre scooter. È bastato pochissimo per accendere la miccia che ha scatenato una rissa a colpi di caschi e catene alle 5 del mattino tra due gruppi di ragazzini ubriachi fradici che uscivano da una festa, dove sulla carta nessuno, o quasi nessuno, poteva bere alcolici e invece c’erano centinaia di consumazioni che si distribuivano già dal tardo pomeriggio. Il «Mak P» di mercoledì sera del liceo Umberto, che quest’anno si è tenuto in un locale a Bagnoli, ha visto come da tradizione una grande partecipazione di ragazzi, per la maggior parte minorenni. Moltissimi di loro si sono ritrovati tra le mani cocktail di ogni gradazione, oltre che bottiglie di vino e vodka, rigorosamente «liscia». E cresce l’allarme perché dopo quello di ieri sera anche il 24 aprile ci sarà un altro raduno di giovanissimi per i cento giorni che mancano alla fine dell’anno scolastico. Ieri notte si sono visti gli studenti del liceo Sannazaro che da sempre si riuniscono con il Mazzini e poi a fine mese si riuniranno gli studenti del liceo Mercalli dove sono attese quasi mille persone. Cosa succede all’interno dei locali? Perché i minorenni riescono a bere con tanta facilità? Innanzitutto mancano i controlli all’ingresso e sono gli stessi buttafuori ad ammetterlo: «Non controlliamo nelle borse e molti ragazzi hanno bottigliette in mano che sembrano d’acqua». Ma invece nascondono vodka e lo sanno tutti. È un escamotage che in molti usano, per evitare di pagare le consumazioni all’interno che sono sempre molto costose ma soprattutto «evitano di mostrare i documenti d’identità dove chiaramente risultano minorenni», spiega un buttafuori che nel periodo estivo lavora nei locali del lungomare di Bagnoli. La seconda possibilità di procurarsi alcolici è stare ai tavoli dei ragazzi che frequentano l’ultimo anno e sono maggiorenni. Molti di loro ordinano bottiglie di vino e prosecco e il mix risulta fatale «perché tutti concludono con cicchetti di vodka liscia» che ne alterano la percezione rendendoli del tutto vulnerabili. E infine c’ è il« mercato» del« free drink», quello che gira attorno ai «porta gente» i quali per attirare quanti più giovani nel locale regalano fino a cinquanta consumazioni gratis. Un circolo vizioso che si ripete tutti weekend nei locali frequentati dai ragazzini della Napoli bene che hanno la possibilità di comprare alcolici per serate che possono finire anche in tragedia.