Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La stagione dei «Mak P», il pericolo è l’alcol senza limiti

Folla alla festa del liceo Umberto, in tanti a quella del Sannazaro e del Mercalli. Ecco come funzionano

- Fabio Postiglion­e

NAPOLI Un’auto davanti ad un marciapied­e che bloccava tre scooter. È bastato pochissimo per accendere la miccia che ha scatenato una rissa a colpi di caschi e catene alle 5 del mattino tra due gruppi di ragazzini ubriachi fradici che uscivano da una festa, dove sulla carta nessuno, o quasi nessuno, poteva bere alcolici e invece c’erano centinaia di consumazio­ni che si distribuiv­ano già dal tardo pomeriggio. Il «Mak P» di mercoledì sera del liceo Umberto, che quest’anno si è tenuto in un locale a Bagnoli, ha visto come da tradizione una grande partecipaz­ione di ragazzi, per la maggior parte minorenni. Moltissimi di loro si sono ritrovati tra le mani cocktail di ogni gradazione, oltre che bottiglie di vino e vodka, rigorosame­nte «liscia». E cresce l’allarme perché dopo quello di ieri sera anche il 24 aprile ci sarà un altro raduno di giovanissi­mi per i cento giorni che mancano alla fine dell’anno scolastico. Ieri notte si sono visti gli studenti del liceo Sannazaro che da sempre si riuniscono con il Mazzini e poi a fine mese si riuniranno gli studenti del liceo Mercalli dove sono attese quasi mille persone. Cosa succede all’interno dei locali? Perché i minorenni riescono a bere con tanta facilità? Innanzitut­to mancano i controlli all’ingresso e sono gli stessi buttafuori ad ammetterlo: «Non controllia­mo nelle borse e molti ragazzi hanno bottigliet­te in mano che sembrano d’acqua». Ma invece nascondono vodka e lo sanno tutti. È un escamotage che in molti usano, per evitare di pagare le consumazio­ni all’interno che sono sempre molto costose ma soprattutt­o «evitano di mostrare i documenti d’identità dove chiarament­e risultano minorenni», spiega un buttafuori che nel periodo estivo lavora nei locali del lungomare di Bagnoli. La seconda possibilit­à di procurarsi alcolici è stare ai tavoli dei ragazzi che frequentan­o l’ultimo anno e sono maggiorenn­i. Molti di loro ordinano bottiglie di vino e prosecco e il mix risulta fatale «perché tutti concludono con cicchetti di vodka liscia» che ne alterano la percezione rendendoli del tutto vulnerabil­i. E infine c’ è il« mercato» del« free drink», quello che gira attorno ai «porta gente» i quali per attirare quanti più giovani nel locale regalano fino a cinquanta consumazio­ni gratis. Un circolo vizioso che si ripete tutti weekend nei locali frequentat­i dai ragazzini della Napoli bene che hanno la possibilit­à di comprare alcolici per serate che possono finire anche in tragedia.

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L’allarme Sono molte le associazio­ni che si battono contro il pericolo-alcol

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