Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Doposcuola, sport e ascolto: Napoli aiuta Napoli
NAPOLI Il Palazzetto Urban è da sempre una struttura dedicata al sostegno delle donne nella città di Napoli. Oggi è esclusivamente sede del Centro Documentazione Condizione Donna e dello Sportello Antiviolenza Donna. In vico Trinità delle Monache 1, all’interno del Parco dei Quartieri Spagnoli, esiste invece il Centro di Aggregazione Adolescenti Palazzetto Urban. Qui le iniziative hanno lo scopo di prevenire i l di s a gi o s oci oe d u c a t i vo e r e l a z i o na l e d i bambini e adolescenti.
L’obiettivo principale è arginare i processi di emarginazione ed esclusione sociale dei ragazzi e delle loro famiglie. Vengono svolte attività teatrali e ludico/sportive, destinate anche ad una buona promozione socio-culturale. Attualmente, il programma per il recupero dei minori è stato aggiornato. La responsa- bile del Centro è Maria Luisa Liberatore, assistente sociale. «È da nove mesi — dice — che mi trovo in questa struttura e ne sono felice. Abbiamo la fortuna di trovarci in un’area verde del Comune. Il nostro progetto si chiama ‘Casa dei Ragazzi’. L’ assessorato alle Politiche Sociali e al Welfare supporta questo lavoro, d a t e mp o . T u t t i i g i o r n i , escluso il lunedì, le aule sono aperte dalle 14.30 alle 18.30. Collaboriamo insieme ai progetti di Educativa territoriale, realizzati dagli Enti del Terzo Settore. Si occupano di minori a rischio e hanno centri in città. Noi svolgiamo attività simili ma siamo anche un riferimento importante per gli adolescenti con situazioni familiari serene. Il materiale per il doposcuola, è fornito dall’Associazione Quartieri Spagnoli, dall’Assistenza e Territorio Cooperativa Sociale, da Terra Mia e dall’ Associazione di Promozione Sociale. C’è un budget di circa diecimila euro. Gli altri 99mila, di solito, sono finanziati dal Comune di Napoli».
«Mi occupo di Conciliazione e Mediazione Penale — prosegue Liberatore —. I ragazzi colpevoli di reati affrontano il periodo di “messa alla prova”, in cui lavorano con gli operatori. Per tutti è possibile imparare un lavoro come il pasticciere, il pizzaiolo. Scaturchio offre corsi di formazione». L’incontro con Mariarosaria, Francesca, Giuseppe, Alessio, Alberto, Ciro e Francesco è stato interessante. Sono tutti ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Le bambine hanno disegnato i loro idoli musicali preferiti. «Da grandi vorremmo diventare modelle o estetiste». I maschi sono bravissimi a giocare a calcio. Il campetto è immenso e panoramico. «Il nostro sogno è fare il calciatore o il meccanico. I tutor sono bravi e ci aiutano nel doposcuola. Frequentiamo l’Istituto ‘Pasquale Scura’. Alcuni nostri fratelli venivano qui anni fa». Gli operatori, spesso laureati in discipline sociali sono incaricati dagli enti a lavorare presso il Centro Urban. La giova ne F i u me I mperato re f a parte dell’Associazione Terra Mia. «Li guardiamo negli occhi e sappiamo che hanno grandi speranze. È dura lavorare con così tanti ragazzi ma la loro spontaneità e voglia di vivere ci ripaga davvero».