Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Agenti violenti, s’indaga per abuso e falso
I due «nibbio» avevano picchiato un fattorino. Uno di loro già coinvolto nei pestaggi al Global forum
NAPOLI Abuso di ufficio e falso: sono i reati ipotizzati al momento dalla Procura nei confronti dei due poliziotti motociclisti che nei giorni scorsi si sono accaniti contro Francesco, un giovane addetto alle consegne di una trattoria che, in motorino senza casco, non si era fermato all’alt.
Al vaglio del pm Sergio Amato ci sono in particolare alcuni atti redatti dai poliziotti dopo la diffusione del video, che, girato da un anonimo, è stato rapidamente visionato da migliaia di persone. Si cerca di capire se la ricostruzione dell’episodio, ormai ben chiara agli inquirenti, sia stata in qualche modo modificata dagli agenti, magari nel tentativo di alleggerire la propria posizione. Un’ipotesi, ovviamente, tutta da dimostrare. A Francesco è stata fatta solo una contravvenzione per il mancato uso del casco. Ci sono documenti successivi da cui emerge altro?
Intanto il questore, Antonio De Iesu, che dal primo momento aveva condannato con fermezza il comportamento dei due annunciando l’avvio di un procedimento disciplinare, li ha destinati da subito a un incarico non operativo. In attesa degli sviluppi delle due inchieste, quella disciplinare, appunto, e quella penale, i due poliziotti svolgono un lavoro di ufficio che non li tiene a contatto con il pubblico. Non si smorzano però le polemiche, anche alla luce di quello che ieri ha anticipato “Repubblica”: uno dei due poliziotti, Francesco Incalza, era già noto per il suo carattere impulsivo e irruente. Era stato infatti condannato in primo grado a due anni di reclusione per le violenze avvenute nel 2001 nel corso delle manifestazioni contro il Global Forum, anche se successivamente il reato era stato dichiarato prescritto, come per la maggior parte degli imputati.
La vicenda del pestaggio, avvenuta in via Eletto Starace, non lontano da via Duomo, è stato intanto ricostruita dall’inizio alla fine dal pm con l’aiuto degli agenti della squadra mobile, coordinati da Luigi Rinella. Francesco, 19 anni, stava andando a fare una consegna in motorino, ma non indossava il casco. Per questo motivo non si è fermato all’alt dei due «nibbi», gli agenti motociclisti in uniforme (quelli in abiti civili prendono invece il nome da un altro rapace e sono i più noti «falchi»). Ha cercato di allontanarsi salendo a tutta velocità sul marciapiedi, rischiando di travolgere i pedoni: tanto è bastato per scatenare l’ira dei due poliziotti e in particolare di Incalza. Le prime percosse Francesco le ha subite mentre era rannicchiato sul marciapiedi, una scena che nel video non compare: lui stesso l’ha raccontato al magistrato che lo ha convocato domenica mattina in Procura. Gli sono arrivati addosso anche insulti e sputi, oltre ai ceffoni che a un certo punto l’anonimo ha filmato. Il ragazzo, in ogni caso, ha deciso di non farsi refertare in ospedale e di non sporgere querela contro i poliziotti; per questo motivo, a meno che non cambi idea, nei confronti dei due non si procederà né per lesioni né per percosse.