Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ha perso scatto e sorriso Non segna, né fa assist Sarri: «Ora va sostenuto»
«Mertens è un giocatore straordinario e non ne facciamo volentieri a meno, ma è uno scattista e ha bisogno di freschezza. Non può fare 50-55 partite a stagione, ogni tanto proviamo a preservarlo», così Sarri a settembre spiegò a Kharkiv la scelta di schierare Milik contro lo Shakhtar Donetsk.
L’infortunio del centravanti polacco ha cancellato l’alternativa a Mertens, che ha raggiunto la quota di 51 partite compresi gli impegni con la Nazionale, quindi è già oltre il limite che aveva immaginato Sarri ad inizio stagione. De Laurentiis, quando si è recato a Figline Valdarno il giorno del suo compleanno, ha condiviso con Sarri anche l’orientamento riguardo al mercato di gennaio. La richiesta dell’allenatore fu Simone Verdi, il profilo considerato in grado anche di rimpiazzare Mertens, il jolly che avrebbe dato respiro a tutto il tridente dei piccoletti. Dopo l’infortunio di Milik, anche il rifiuto dell’attaccante del Bologna ha lasciato Mertens da solo a guidare l’attacco azzurro nella lotta scudetto con la Juventus. Dries è a quota diciassette reti, viaggia a -3 rispetto ad un anno fa, quando Sarri lo portò al centro dell’attacco, trasformandolo da riserva di Insigne sulla fascia sinistra ad una delle punte più apprezzate d’Europa, al punto da spingere il Barcellona a farsi avanti sul mercato. Mertens ha disputato quattro gare di campionato in più, ha iniziato a fare il centravanti a fine ottobre nella scorsa stagione, quindi il gap nelle reti realizzate è ancora più significativo. La «democrazia del gol» sta tenendo in vita il Napoli che in 18 partite su 31 non ha potuto contare sulle reti del suo centravanti. Mertens per il Napoli non è stato solo il terminale offensivo ma l’anima di una filosofia di gioco in cui ha rappresentato sia un punto di riferimento nello sviluppo della manovra nei movimenti con e senza palla che il finalizzatore principale. Sarri non vuole assolutamente abbandonarlo e sta perseverando, nonostante il grande momento di Milik, nel dargli fiducia come ha fatto in passato durante i momenti di difficoltà di Hamsik e Insigne. «Se non supporti un giocatore quando è al 90%, non darà mai più il 101%», così Sarri si è espresso in conferenza stampa. E’ venuta meno la lucidità di Dries, nelle ultime quattro partite è rimasto a secco di gol e assist, contro il Chievo Verona ha fallito anche un calcio di rigore. Manca lo sprint, la velocità nelle giocate, è evidente nella difficoltà nel dribbling, contro il Chievo ci ha provato solo tre volte riuscendo in una sola occasione a saltare l’avversario.