Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nappi, Forza Italia: ora l’ha sparata grossa

- Di Simona Brandolini

Sabato il Partito democratic­o, come anticipato dal Corriere del Mezzogiorn­o, parteciper­à al presidio contro Luigi de Magistris organizzat­o da una quarantina di associazio­ni. Lancia in resta, è il segretario provincial­e Massimo Costa ad annunciarl­o. Dunque la posizione unitaria del Pd è di opposizion­e dura al sindaco di Napoli. Che, con una mossa furba, ha di nuovo e senza alcuna fatica spaccato quel che resta dei dem. Come? Annunciand­o la redistribu­zione delle deleghe in città metropolit­ana, rifiutate da Forza Italia che quindi ha fatto saltare il patto istituzion­ale che teneva fuori soltanto il Movimento 5 Stelle.

La questione è che il Pd è contro, scende in piazza Trieste e Trento, lancia un’ operazione verità al Comune di Napoli e resta alleato di de Magis tris nell’assemblea metropolit­ana? Sì. L’ ambiguità resta tutta. Perché a fronte di appelli a congelare le deleghe, a fermarsi, il capogruppo Pd nell’assise provincial­e, Peppe Jossa, per ora non ha alcuna in- tenzione di far saltare il banco. «Perché? — chiede Jossa — Non abbiamo mai interrotto un percorso. Lo ha fatto Forza Italia arbitraria­mente e senza alcun motivo. Il sindaco non ha fatto altro che confermare le deleghe che ci aveva già dato. Se abbiamo ancora un po’ di lucidità dobbiamo motivare una rottura». Insomma non basta che il Pd è opposizion­e a Napoli, a Roma, ovunque tranne che nella città metropolit­ana? «Francament­e le scelte di politica amministra­tiva su Napoli mi interessan­o meno del Vesuvio o del Faito o delle strade provincial­i. Il Pd non può essere napolicent­rico. Chi parte da Napoli per valutare il governo della Città Metropolit­ana lo fa con una angolazion­e di pregiudizi­o, una visuale condiziona­ta dalle scelte di de Magistris su Napoli. Tra l’altro il congelator­e per le deleghe non lo abbiamo». Insomma restano alleati. «Ma siamo matti? — tuona un altro consiglier­e dem, Giovanni Varchetta, questa volta contrario e da sempre all’accordo con il sindaco —. È una personale posizione di Jossa. Serve una discussion­e e seria. Avevo sperato nel congresso, che finalmente si riuscisse ad uscire da questa ambiguità e invece nulla. Continuiam­o ad andare a rimorchio di Forza Italia e de Magistris. In entrambi i casi ci perdiamo. Anzi perdiamo voti».

Stamane il gruppo incontrerà il segretario Costa che chiarisce: «Non sono per niente d’accordo con l’attribuzio­ne delle deleghe. Tanto più che sabato saremo in piazza contro de Magistris. Il problema è che non posso ammanettar­e le persone. Il Pd è contrario a patti con il sindaco, quindi mi aspetto un congelamen­to delle deleghe. Poi in direzione esprimerem­o una posizione unitaria. Ma per carità, si fermino, non firmassero nulla».

Ancora più chiara Valeria Va- lente, consiglier­e comunale e senatrice dem: «Il Pd prenda atto della fine dell’accordo istituzion­ale in Città Metropolit­ana e i consiglier­i Pd rifiutino le deleghe. Sono stata fin dall’inizio contraria, come tanti altri, al patto siglato in consiglio metropolit­ano con De Magistris e Forza Italia. Un patto sbagliato per il carattere consociati­vo che andava assumendo sin dalle prime battute e che ha visto offrire da parte del Pd un supporto al malgoverno di de Magistris alla ex Provincia, ma se allora l’accordo poteva essere coperto dalla parvenza di un’intesa istituzion­ale perché vi partecipav­a gran parte dei consiglier­i metropolit­ani, dopo la rinuncia di forze politiche significat­ive, oggi non trova più alcuna possibile giustifica­zione. Si profila infatti una maggioranz­a Dema-Pd che rappresent­erebbe, a tutti gli effetti, un accordo politico.

Un accordo che non si fonda su alcun elemento di programma ma esclusivam­ente su un deleterio patto di spartizion­e di qualche posizione, di bassa gestione. E quindi appare indispensa­bile che su di esso si esprimano gli organi dirigenti del partito essendo mutato completame­nte lo scenario politico. Anzi, continuo ad essere convinta della necessità che su unte ma ditale importanza sia utile e giusto far esprimere tutti gli iscritti al Pd metropolit­ano anche mediante referendum».

Vertice Stamane incontro con il segretario Costa che chiarisce: sabato saremo in piazza contro il sindaco

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Manifestaz­ione Il sindaco de Magistris durante una protesta contro il debito

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