Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Vaccini, asilo vietato a 15 bimbi

Una madre chiede l’intervento della polizia alla «Madonna Assunta»

- Nespoli

Via dalla materna perché non vaccinati anche se, secondo i genitori, «sono in regola poiché l’iter vaccinale è ancora in corso». È il caso di 15 bambini della Madonna Assunta di Bagnoli. E ieri una madre ha presentato un esposto alla polizia nel quale ha raccontato di aver lasciato il figlio all’asilo, ma di essere stata contattata poco dopo dalla segreteria e costretta ad andarlo a prendere.

NAPOLI Espulsi dalla scuola materna perché non vaccinati «anche se sono in regola perché l’iter vaccinale è ancora in corso». E’ il caso di 15 bambini della scuola materna “Madonna Assunta” nel quartiere Bagnoli. Ieri mattina la madre di uno dei bambini ha presentato un esposto alla polizia nel quale ha raccontato di aver accompagna­to e lasciato il figlio a scuola, ma di essere stata contattata poco dopo dalla segreteria e costretta ad andarlo a prendere.

La donna avrebbe inoltre ricevuto da una maestra il con- siglio di non lasciare il bimbo a scuola perché, alla luce della sua situazione vaccinale, non avrebbe potuto mangiare alla mensa scolastica. Secondo quanto riferisce l’avvocato Marianna Corporente, legale di alcune delle famiglie coinvolte, «la preside ha emesso i provvedime­nti durante le vacanze di Pasqua e non vuole discutere della situazione, nonostante i genitori abbiano presentato in segreteria il certificat­o della Asl che attesta che l’iter vaccinale è ancora in corso. Alcuni hanno appuntamen­ti per le vaccinazio­ni anche la prossima settimana, al- tri a maggio. Nonostante ques to , l a presi de ha escl uso i bambini». L’avvocato Corporente ha spiegato che «con le famiglie stiamo preparando un ricorso al Tar» e raccontato che casi del genere si sono verificati anche in altre scuole, seppur isolati. «Coinvolgon­o uno, massimo due bambini, qui invece il provvedime­nto riguarda circa 15 bambini. Ho chiesto più volte alla preside di avere un colloquio, senza ricevere risposta».

Il tema è chiarament­e quello dell’obbligo vaccinale introdotto dalla ministra Lorenzin, declinato in una realtà com- plessa come quella di Napoli, e più in generale della Campania. «La dirigente — spiega l’avvocato Marianna Corporente, legale delle famiglie interessat­e dal provvedime­nto di espulsione — ha applicato in maniera estensiva il temine del 10 marzo per la presentazi­one della documentaz­ione della Asl. Tale termine era da applicarsi solo per chi ad inizio anno ha presentato l’autocertif­icazione e non, come nel caso dei miei clienti, per chi ha prodotto e presentato un piano di vaccinazio­ne che può essere portato a termine entro la fine dell’anno». Certamen- te, come sottolinea Maria Triassi, coordinatr­ice della Commission­e regionale sui vaccini «la questione è spinosa. Se i genitori hanno realmente consegnato il piano vaccinale, e questo prevedere dei tempi più lunghi, allora la scuola non ha alcun diritto di allontanar­e il bambino. Diversamen­te è chiaro che i genitori sarebbero in torto». Intanto, è lecito credere che la Asl Napoli 1 avvierà una verifica della situazione per aiutare a fare chiarezza e capire se si sia trattato o meno di un errore.

Decreto Il termine per mettersi in regola è scaduto il 10 marzo scorso

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Una coppia di genitori di Napoli si è rivolta alla polizia pur di far riammetter­e in classe il proprio figlio espulso da una scuola materna perché non vaccinato. È dovuta intervenir­e la polizia
In classe Una coppia di genitori di Napoli si è rivolta alla polizia pur di far riammetter­e in classe il proprio figlio espulso da una scuola materna perché non vaccinato. È dovuta intervenir­e la polizia
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Medico Maria Triassi, coordinatr­ice della Commission­e regionale sui vaccini

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