Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Grassi designato alla presidenza con il 95% dei voti
NAPOLI Tutto come previsto da settimane. Anche se la percentuale di consensi che si è manifestata attorno alla nuova leadership di Palazzo Partanna — superiore al 95% — è stata probabilmente superiore alle più rosee aspettative. Quarantadue voti su quarantaquattro: un vero plebiscito per Vito Grassi, da ieri presidente designato dell’Unione industriali di Napoli (per circa un anno, peraltro, il nostro sarà pure alla testa della federazione regionale degli imprenditori).
La nota ufficiale: il consiglio generale di piazza dei Martiri ha indicato alla guida dell’ associazione il patron di Graded, che era peraltro candidato unico. Il nome di Grassi — attuale vice di Ambrogio Prezioso (con deleghe pesanti: Porto, Infrastrutture, Energia e Ambiente) — è stata sottoposta al parlamentino dell’Unione a seguito della procedura di consultazione effettuata dai saggi, «che ha riguardato una percentuale molto elevata dii mprenditori, significativamente superiore a quella registrata in precedenti occasioni ».
Ora Grassi, presumibilmente fra tre o quattro settimane, sottoporrà al consiglio generale squadra e programma per poi essere eletto ufficialmente per fine maggio, nel corso dell’assemblea dell’ associazione che si terrà — è già stato deciso — a Palazzo Partanna.
Una designazione, quella di ieri, e in questo i meriti di Prezioso — al pari del direttore generale, Michele Lignola — sono decisamente alti, che sancisce anche un significativo ritorno al sereno in un passaggio di consegne. Fatto non scontato dopo l’uscita di scena, polemica, di Marco Zigon, in un primo momento considerato il principale aspirante alla guida dell’Unione.
Grassi, a ogni buon conto, è alla testa di Graded, spa napoletana con un fatturato da 50 milioni di euro operante da 60 anni nel mercato della progettazione, realizzazione, installazione e gestione di impianti tecnologici, di cogenerazione industriale e di produzione di energia da fonti rinnovabili. L’azienda, gestita in seconda generazione dal leader in pectore di Confindustria Napoli insieme con il fratello Federico opera in Italia e all’estero.