Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«È un obiettivo irrealizzabile Il governatore si adegua al M5S»
NAPOLI Critico e sarcastico Severino Nappi, ex assessore regionale al Lavoro e responsabile nazionale di FI delle politiche per il Sud. «Nella gara delle sciocchezze De Luca non poteva mancare. Ha visto che vanno di moda gli obiettivi irrealizzabili e ha pensato di adeguarsi. Si è posto nel solco del M5S. Almeno ha ridotto la balla spaziale dei 200 mila posti ».
Perché ritiene quella proposta irrealizzabile?
«Perché De Luca somma disinvoltamente i vuoti di organico di tutti gli enti, dai Comuni fino alle sedi dei ministeri che operano in Campania, come se avesse la possibilità di gestirli tutti insieme. Invece ci sono selve normative, regole e criteri differenti. E la Regione non ha alcuna potestà su questi enti. E poi, via, non è riuscito nemmeno ad assumere i dipendenti della sanità». Cos’altro non la convince?
«Si guarda bene dal fissare i temini in cui verrebbero creati i 50 mila posti in organico. Forse si riferisce a un decennio».
Ammetterà però che il tema dello svecchiamento della Pubblica amministrazione è reale.
«I temi della riforma e dello svecchia- mento sono certamente fondamentali. La riorganizzazione tuttavia passa per uno snellimento delle regole e per il superamento della divisione tra indirizzo e gestione: il primo in capo alla politica, che spesso è incompetente, il secondo in capo alla dirigenza che spesso è irresponsabile».
Non crede che potranno esservi assunzioni alla fine del percorso di formazione?
«De Luca è un esperto di formazione, di quella che serve ai formatori e ai loro amici, di quella che vuole fare per i disoccupati organizzati dopo averla sperimentata con i dipendenti dei consorzi dei rifiuti. La vera formazione, in realtà, è quella che gli abbiamo lasciato noi, quando ero assessore al lavoro: i centri sperimentali di competenza, i politecnico professionali, i percorsi di alternanza scuola-lavoro, gli incentivi per i giovani e le botteghe scuole per i maestri artigiani. Tutto morto e sepolto per l’ignavia dello sceriffo e della sua giunta». Quale formazione allora?
«La formazione professionale deve basarsi sui fabbisogni del territorio. Ma siccome il governatore ha smantellato l’Agenzia regionale per il lavoro, e visto che non vengono più pubblicati i rapporti annuali e mensili sui fabbisogni, non saprebbe nemmeno dove mettere le mani. E la riprova è il fallimento del progetto Ricollocami».
” Somma i vuoti di organico di tutti gli enti ma non può gestirli tutti