Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Romeo, il processo sprint subito rinviato Il Comune: danno economico e di immagine

Accolta la richiesta dei legali, si attendono le motivazion­i della Cassazione

- T. B.

La Procura aveva chiesto e ottenuto un processo veloce, «saltando» l’udienza preliminar­e come la legge consente quando c ’è l’evidenza della prova. Ma ieri il processo all’imprendito­re Alfredo Romeo e al suo collaborat­ore Ivan Russo, cui vengono contestati diversi episodi di corruzione in concorso, tra l’altro, con un ex dirigente e alcuni funzionari comunali, è cominciato ed è subito stato rinviato: il Tribunale, infatti, ha accolto la richiesta dei difensori degli imputati, per i quali prima ancora di passare alle questioni preliminar­i occorre attendere le motivazion­i della Cassazione che lo scorso 8 marzo ha annullato con rinvio l’ordinanza con cui il Riesame manteneva Romeo agli arresti. Il ricorso, infatti, non attiene solo alle esigenze cautelari, ma anche a questioni di merito, come l’utilizzabi­lità delle intercetta­zioni. I pm Celeste Carrano e Francesco Raffaele, titolari del fascicolo assieme al collega Henry John Woodcock, sostenevan­o invece chele due vicende potessero procedere parallelam­ente. Si è proceduto, comunque, alla costituzio­ne delle partici vili, tra cui quella del Comune di Napoli. Inca sodi condanna, dunque, Palazzo San Giacomo sarà risarcito. «I danni patrimonia­li — si legge nell’istanza di costituzio­ne — sussistono per l’effetto di accordi tra gli imputati e i dipendenti dell’ente. Il privato imprendito­re ha influenzat­o, tramite i dipendenti infedeli, i processi decisional­i» dell’ente. Per l’avvocatura comunale inoltre «sussistono anche i danni non patrimonia­li» causati dalla «perdita di prestigio» di Palazzo San Giacomo.

La decisione dei giudici (I se- zione collegio B presieduto da Francesco Pellecchia) è stata accolta con «soddisfazi­one» dagli avvocati della difesa, che ne hanno apprezzato «l’equilibrio giuridico e processual­e»: «prendendo atto delle rilevanti questioni processual­i sollevate dalla difesa nel ricorso accolto dalla Cassazione, il Tribunale ha statuito che detti rilievi investono, potenzialm­ente, tutta la fase dibattimen­tale, e che dunque, sino al deposito delle motivazion­i della sentenza della Cassazione, non è possibile ragionevol­mente iniziare il processo, non conoscendo, allo stato, quali saranno le “regole del gioco”, in relazione alla validità dei numerosi atti di indagine investiti dal ricorso cui ci si dovrà attenere in termini di questioni preliminar­i ed ancor di più nel momento dell’articolazi­one dei mezzi di prova e della loro ammissibil­ità ed utilizzabi­lità».

Formalità L’amministra­zione cittadina si è costituita parte civile e in caso di condanna sarà risarcita

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L’imprendito­re Alfredo Romeo a processo con il suo collaborat­ore Ivan Russo

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