Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lungomare, 20 telecamere hanno ripreso la sparatoria
NAPOLI La sparatoria sul Lungomare di Napoli è maturata per vendetta. Tassello dopo tassello le forze dell’ordine stanno cercando di mettere assieme il puzzle di quanto accaduto domenica sera alle 21 in via Chiatamone, dove un pistolero ha fatto fuoco dieci volte con l’intento di ferire, forse uccidere due parcheggiatori abusivi con i quali aveva litigato. Una vendetta perché l’uomo, appartenente ad una famiglia malavitosa della zona tra il Vasto e l’Arenaccia, non ha voluto pagare il parcheggio e lo scooter sarebbe stato rubato per sfregio. Sullo sfondo di una vicenda paradossale che ha generato preoccupazione e allarme, c’è lo scontro tra cosche per la spartizione del business dei parcheggi abusivi sul Lungomare.
Per comprendere tutto occo r re però r i co s t r ui re co n precisione quanto accaduto. Siamo a domenica mattina e il pistolero, in compagnia della fidanzata, arriva alle 13 in via Chiatamone con uno scooter Sh 300 nuovo. Lo ha parcheggiato nelle strisce bianche tra le scalette di via Chiatamone che portano sul Lungomare e via Dumas. Si avvicinano in due per chiedere il pagamento del «pizzo» della sosta e il pistolero si rifiuta di versarlo: «Ma sai chi sono io?». Con la fidanzata va a pranzo in uno dei locali del Lungomare, dove è stato ripreso dalle telecamere, e intorno alle 17 risale per prendere lo scooter che non trova più. «Dove sta lo scooter? Non hai capito chi sono io? Io alle 21 torno qui, o mi porti il motorino, oppure i tremila euro». E alle 21 precise il pistolero è ritornato, ma non e r a s ol o. Si è pre s o l e chiavi di tutte le auto in sosta, ha picchiato uno dei due parcheggiatori, ha minacciato puntando una pistola al volto dell’altro e poi ha provato ad ucciderli. Le forze dell’ordine stanno lavorano ininterrottamente alla ricerca di altri indizi per arrivare all’uomo che poteva provocare una strage che solo per fortuna è stata evitata. I colpi di pistola hanno infatti scatenato il panico sul Lungomare che era affollato da centinaia di famiglie che passeggiavano spensierate con i figli.
Un fuggi fuggi amplificato anche dalla psicosi terrorismo. In molti hanno cercato riparo nei ristoranti e altri addirittura sugli scogli. Nelle prossime ore si tenterà di visionare tutte le immagini sequestrate a circa venti telecamere di sorveglianza, anche quelle in corrispondenza di via Dumas, dove sarebbe avvenuto il furto dello scooter, che ovviamente non è stato denunciato.