Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Reina e l’effetto che fa: difendere il Napoli nella futura casa-Milan
Il numero uno azzurro diviso tra presente e futuro Insigne multato dal giudice ma fa pace con i tifosi
NAPOLI Una settimana molto particolare per Pepe Reina, che domenica alle 15 difenderà la porta del Napoli nello stadio che dal 20 maggio sarà la sua nuova casa. San Siro: crocevia di ricordi e di emozioni. Arbitro della prima delle sette finali di campionato in cui, il Napoli con il suo numero uno, dovrà provare a scrivere un pezzetto di storia, completare un mosaico che potrebbe portare alla realizzazione di un sogno atteso trent’anni. Non sarà una domenica qualsiasi per il portiere spagnolo, che lascerà l’azzurro per il rossonero al termine di tre anni (intervallati da uno al Bayern) in cui la simbiosi con la città è stata totale. Appassionata e rispettosa. Reina è il primo artefice del miracolo sarriano, è l’uomo, prima ancora che il calciatore, che aveva tracciato la strada per un ciclo importante, fatto di risultati e di bel gioco. Di progressi tecnici e tattici. Di vittorie e di record. Il punto fermo dello spogliatoio, il leader di una squadra che lo ha rispettato quasi come un allenatore in seconda. Ma anche il riferimento di una tifoseria che quando ha saputo del suo ad- dio ha continuato a tributargli gloria. Reina e il Milan, la storia nasce a San Siro quando lo spagnolo, arrivato alla corte di Rafa Benitez, parò il primo rigore della carriera a Mario Balotelli. Una traccia rimasta e v i d e n te mente indelebile nel l a S ca l a de l c a l c i o , c he punterà sull’esperienza e sulla leadership per continuare il ciclo di Rino Gattuso. Reina tra passato, presente e futuro domenica sarà ancora la garanzia del Napoli, il solito e infaticabile giocatore che darà il massimo e anche di più per portare a casa i tre punti. Si chiama professionalità, e in questi anni napoletani ne è stato il testimonial. Sino a non presentarsi più sotto la curva del San Paolo a cantare dopo le vittorie per rispetto verso i tifosi che di qui a qualche mese saluterà definitivamente. Niente più cori, ma la voce resta alta e in campo si fa sentire. Si è fatta sentire con Lorenzo Insigne, che aveva reagito ai fischi. Contro il Chievo non è passato inosservato il dialogo tra i due a fine partita, il consiglio dato all’attaccante (multato dal giudice sportiva con 1.500 euro di ammenda) di a ndare s ot to l a doccia e non sotto la curva a rispondere alle contestazioni. Lorenzo lo ha ascoltato e ieri alla ripresa degli allenamenti è stato accolto da uno striscione. «Tutta Napoli è con te. Scriviamo la storia e facci sognare». Un messaggio di scuse per i fischi di domenica scorsa che ha riempito il cuore all’attaccante, spesso preso di mira dal pubblico del San Paolo. E dunque, Reina. Ancora una volta l’artefice della pace e il guerriero che prima degli altri è arrivato al centro sportivo per riprendere la corsa scudetto. In questa stagione non si è mai presentato davanti ai microfoni, ha scelto il silenzio anche dopo le polemiche con il presidente De Laurentiis. Ma ha continuato ad assicurare impegno e professionalità. E domenica il Milan sarà una rivale come le altre. Sarà la squadra da battere per continuare a coltivare il sogno. Quello che proprio con lui era iniziato.