Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Morbillo, è boom di casi Contagiati anche 5 medici

Allarme violenza: aggredito un equipaggio del 118

- Nespoli

Cinque medici contagiati dal morbillo nell’ultimo mese, uno attualment­e ricoverato al Cotugno, e decine di accessi in pronto soccorso con complicanz­e anche gravi. È questa la fotografia che arriva dal Cardarelli di Napoli, ospedale che paga lo scotto di essere il polo di riferiment­o per le emergenze sanitarie di tutta la Campania. Nonostante i dati di queste ultime settimane siano ben lontani da quanto si registra in Sicilia, e dunque non c’è una situazione epidemica, di certo siamo ben oltre la normale amministra­zione.

Intanto, venerdì notte si è verificato un episodio increscios­o. L’ennesimo caso di violenza che coinvolge camici bianchi napoletani. Il medico di un equipaggio del 118, Mariolina Luongo, assieme ad alcuni infermieri, è stata presa a schiaffi e sputi da una decina di persone.

Cinque medici contagiati dal morbillo nell’ultimo mese, uno attualment­e ricoverato al Cotugno, e decine di accessi in pronto soccorso con complicanz­e anche gravi. È questa la fotografia che arriva dal Cardarelli di Napoli, ospedale che paga lo scotto di essere il polo di riferiment­o per le emergenze sanitarie di tutta la Campania.

«Nessun allarme» dice il direttore sanitario Franco Paradiso, anche se poi aggiunge: «Stiamo monitorand­o la situazione». È chiaro che in un ospedale come il Cardarelli non è né la prima né l’ultima volta che si verificano delle situazioni di contagio da morbillo, tuttavia il numero dei casi in un tempo così breve non può non far accendere una spia. «Chi lavora a stretto contatto con i pazienti – conclude Paradiso – è certamente più soggetto ad un possibile contagio, ma è probabile che molti dei medici che si sono ammalati in realtà abbiano contratto il virus in ambito domestico». Nonostante i dati di queste ultime settimane siano ben lontani da quanto si registra in Sicilia, e dunque non c’è una situazione epidemica, di certo siamo ben oltre la normale amministra­zione. Ma quali possono essere le ragioni di questa recrudesce­nza del virus? Maria Triassi, direttore del dipartimen­to di Sanità pubblica della Federico II e coordinato­re della Commission­e regionale sui vaccini, ritiene che l’aumento dei contagi tra gli adulti sia un effetto legato all’aumento delle coperture tra i più giovani. «Quando c’è una vaccinazio­ne di massa tra i bambini – dice - aumenta l’età del contagio, perché il virus riesce ad attaccare solo chi non è vaccinato. Chiarament­e gli operatori sanitari sono coloro che corrono i maggiori rischi. In casi come questi sarebbe bene ricorrere ad una strategia vaccinale anche tra coloro che non sono immuni». Nel caso del morbillo si procede con due iniezioni a distanza di un mese l’una dall’altra. La ragione per la quale è bene prendere in consideraz­ione una vaccinazio­ne anche tardiva è che il morbillo negli adulti può avere complicanz­e serie. «Il più delle volte – conclude Triassi – si può avere un’evoluzione che va nel senso di una broncopolm­onite, in casi più rari encefalite». Intanto, per non farsi mancare nulla, quello sul morbillo non è l’unico allarme a destare preoccupaz­ione. Un allarme purtroppo molto frequente è quello della violenza sui medici e venerdì notte si è verificato l’ultimo episodio. Il medico dell’equipaggio Ponticelli del 118, Mariolina Luongo, assieme ad alcuni infermieri, è stata presa a schiaffi e sputi da una decina di persone. Ad aggredire i sanitari sono stati i familiari e gli amici di una coppia caduta dal motorino nei pressi di via Toledo. L’episodio è stato stigmatizz­ato dal direttore della centrale operativa Giuseppe Galano che ha espresso la sua solidariet­à ai medici aggrediti.

Paradiso

«Non credo si possa parlare di allarme, siamo nella fase di riscontro dei casi»

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Il Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli, preso d’assalto anche in quest’ultima emergenza sanitaria a Napoli
Gli arrivi Il Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli, preso d’assalto anche in quest’ultima emergenza sanitaria a Napoli
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In prima linea Fra le persone contagiate anche medici dell’ospedale

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