Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Niente in comune con gli antidemocratici»
NAPOLI Valeria Valente, senatrice Pd e consigliera comunale. Da subito ha sposato l’idea del sit-in contro «il sindaco ingiusto». Eppure qualcosa non è andata per il verso giusto. «Abbiamo voluto fare una manifestazione per dire no al cattivo governo. Abbiamo detto di volerla fare con tutte le forze democratiche, ma ci sono paletti per il Pd insuperabili».
Quali?
«Mai in una piazza con forze che non ripudiano il fascismo, con forze violente, antidemocratiche».
Le piazze sono aperte.
«Eravamo stati rassicurati dalle associazione, perché c’era un appello che andava in questa direzione, per questo eravamo tranquilli e sereni e siamo venuti. Nel momento in cui questo appello non è stato rispettato e si presenta in piazza una forza che è chiaramente al di fuori di questi schemi noi non possiamo fare altro che abbandonare la piazza. E prendere le distanze. Il Pd non può stare nello stesso posto con Forza Nuova o Casapound».
Emmanuela Florino dice che sono stati invitati e che il gesto di andar via è antidemocratico.
«Non sono stati invitati. Ed io di certo non ho pregiudizi. Solo limiti insormontabili. Per me l’antifascismo è un valore costituzionale, non dialogo con chi non si riconosce nella Costituzione. Non ho infatti problemi a discutere e stare in piazza con il centrodestra da cui mi divide la visione di città. Siamo alternativi, ma entrambi all’opposizione».
Per noi il valore della Costituzione e il suo rispetto restano paletti insormontabili