Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Noyz Narcos, rap graffiante alla Stazione
Teenager in visibilio per l’arrivo di Noyz Narcos alla Feltrinelli Express della Stazione Centrale alle 15. Il navigato rapper romano è a Napoli per incontrare i suoi fan e firmare copie del suo ultimo album, «Enemy», uscito il 13 e già in rampa di lancio nelle classifiche dei dischi più venduti. Classe ’79, Emanuele Frasca - questo il suo vero nome - è attivo da più di due lustri, e i suoi lp rappresentano dei punti fermi per gli amanti della vastissima scena rap italiana. Armato di rime taglienti e vibranti basi musicali, Noyz Narcos è stilisticamente legato alla tradizione statunitense, pur mostrando una costante vicinanza al mainstream nostrano. Nel corso degli anni, Frasca ha collaborato con i vari Gué Pequeno, Marracash, Fabri Fibra, e per questo suo ultimo lavoro ha chiamato a sé diversi ospiti, tra i quali segnaliamo il napoletano Luché, membro storico dei Co’Sang, presente nel brano «Casa mia». Un disco dalle sfaccettature autobiografiche, denso di passaggi crudi, talvolta altamente riflessivi, e nel quale non mancano inaspettati apprezzamenti, come l’omaggio al misterioso Liberato - definito dallo stesso rapper come «uno dei progetti più fighi e geniali recentemente usciti in Italia» - nei versi di «Vato Loco»: «Fuori dai cancelli, liberato. È uscito il 9 maggio e fa festa». Dunque, una narrazione ermetica pungente, come ben evidenziano le parole del brano «Sputapalline», cantato in compagnia di Coez: «Dici che non c’hai ‘n euro perché ‘n vali ‘n euro. Perché ‘n euro pare valga più del tuo poco cervello». Una strofa che risalta il pensiero critico di Noyz Narcos nei confronti dei giovani rapper, attratti il più delle volte soltanto da futili traguardi e dal pericoloso richiamo dei soldi facili e veloci.
Il disco Il suo «Enemy», uscito il 13 e già nelle classifiche dei dischi più venduti