Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Coprifuoco dell’Eav La stazione di Pianura chiude «per paura»
Si può chiudere per un guasto, per un allagamento, per un incendio. Ma si è mai chiusa una stazione ferroviaria per paura? La risposta retorica ha quasi dell’incredibile. Pianura, Napoli, Italia. Sui social il presidente Eav Umberto De Gregorio posta questo annuncio: «Chiudiamo temporaneamente la sera la stazione La Trencia. I lavoratori e gli utenti hanno paura e sono stanchi di vessazioni, minacce, auto rotte. Chiediamo un intervento delle forze dell’ordine nelle ore serali. Appena abbiamo un riscontro rivediamo la nostra decisione».
Una evidente provocazione. Tant’è che aggiunge: «Se richiamiamo l’attenzione sulla sicurezza del territorio è anche nell’interesse dei cittadini. Provochiamo per ottenere un risultato per tutti». Ma, nel frattempo, sempre De Gregorio è chiaro: se non cambiano le condizioni da domani la stazione di Pianura (centomila abitanti, non proprio una contrada di campagna) chiuderà i battenti alle 18. Sì, avete letto bene anche l’orario. Non si tratta di mezzanotte, ma di un meriggio inoltrato, quando la Circumflegrea scarrozza i pendolari di ritorno dai luoghi di lavoro. La denuncia del presidente Eav, che non difetta in comunicazione diretta, è tutta in una lettera inviata a prefetto e questore. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un episodio di violenza ai danni di una guardia giurata (e il pensiero inevitabilmente va a Francesco Della Corte ucciso nella metro di Chiaiano il 3 marzo scorso). Episodio accaduto domenica scorsa, 24 ore di pura follia.
«Nelle ore pomeridiane come sempre più spesso accade un gruppo di balordi ( maggiorenni e minorenni) tentava di scavalcare i tornelli
di accesso della stazione per eludere il pagamento del biglietto — si legge —. La guardia giurata appartenente all’istituto di vigilanza Cosmopol, signor Andrea, in servizio presso la suddetta stazione per conto dell’Eav, interveniva nel tentativo di evitare l’ingresso fraudolento e per farli allontanare dalla stazione. Dopo vari tentativi la guardia giurata era però costretta a rifugiarsi nel locale biglietteria della stazione, in quanto minacciato dai suddetti balordi con un coltello». All’arrivo delle forze dell’ordine della gang nemmeno l’ombra. Ma la giornata non è ancora finita. «In serata, verso le ore 20.00. altri ragazzi (minorenni) facevano ritorno in stazione creando problemi al normale svolgimento del servizio e bloccando anche una scala mobile». Risultato? La povera dipendente
che ha allertato la polizia è stata prima minacciata e poi le hanno bucato le ruote dell’auto.
«Consapevoli del vostro enorme sforzo nel garantirci tutela mediante l’impiego di mezzi e uomini ancor più pregevole in quanto offertoci in un momento particolarmente difficile per il territorio napoletano e campano — si legge ancora nella missiva —, siamo tuttavia costretti a reiterare la richiesta della presenza delle forze dell’ordine presso la nostra stazione di La Trencia, almeno nelle ore pomeridiane-serali (dalle ore 16.00 alle ore 22.00), al fine di scongiurare il ripetersi di eventi come quelli appena descritti». Nel frattempo da domani stazione chiusa dalle 18: «Appena avremo un riscontro concreto da prefettura e questura, sicuramente presto, elimineremo
la chiusura serale. Oggi dobbiamo dare un segnale». Decisione talmente estrema da sortire la reazione di abitanti e politici partenopei. Il presidente della commissione comunale Trasporti, Nino Simeone: «Ho già chiesto ufficialmente al sindaco e al prefetto di chiedere alla Regione e all’Eav di riaprire La Trencia. Bisogna garantire il servizio ai cittadini e allo stesso tempo l’incolumità dei lavoratori. Tenere chiusa quella stazione, per le motivazioni addotte poi, sarebbe una sconfitta per tutto il sistema. Spero che Eav torni sui suoi passi». La chiusura della stazione cozza con i record positivi della Circumflegrea. Martedì scorso sulle due linee hanno corso regolarmente 15 treni passeggeri. Una banalità? Macché, non accadeva dal 2010.