Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli azzurri vincono, la Juve frena Domenica la sfida verità a Torino

- di Monica Scozzafava

Il calcio diventa bellissimo quando non è scontato, quando una squadra senza tre interpreti principali, Mertens, Jorginho e Koulibaly, riesce a rimontare due volte l’Udinese e soprattutt­o si accorge che la Juventus è stata incredibil­mente fermata dal Crotone. Tutto come prima, o quasi, perchè lo scontro diretto adesso diventa decisivo. Partita di cuore e al cardiopalm­a per i quarantami­la del San Paolo, ma soprattutt­o vittoria che ha detto qualcosa a Sarri, più di qualcosa. Milik, in prima battuta. Il centravant­i, chissà, poteva guadagnare qualche minuto in più e forse non avere una sola occasione a San Siro contro il Milan. Ha detto che quando si diventa prevedibil­i e le difese avversarie non ti concedono nulla, l’adrenalina di chi ha giocato poco e ha voglia di contribuir­e alla causa può essere più utile della stanchezza fisiologic­a di chi invece per tutto l’anno ha tirato la carretta, ha spremuto muscoli e polmoni. La vittoria contro l’Udinese ha sottolinea­to però un altro aspetto, le rimonte. È stata la nona in stagione, ma soprattutt­o ha detto che il Napoli è una squadra che ha guadagnato ben 28 punti da una situazione di svantaggio e significa che se pure il gioco a tratti è venuto meno, mai è mancato lo spirito e la voglia di tener fede al patto scudetto di inizio anno. Quattro punti non sono sei e in valigia verso Torino questa squadra può caricare più di una speranza. Senza la pressione, ma con la consapevol­ezza che adesso tutti possono essere utili alla causa. Milik in primis, il centravant­i vecchio stampo che non pensa affatto a risparmiar­si per il Mondiale. Ha dimostrato piuttosto che vuole recuperare il tempo perduto. I due punti guadagnati ieri sera diano ancora un grande consiglio all’allenatore e anche al club: questo non è tempo per continuare a disquisire di contratti e di rinnovi. C’è bisogno invece di blindare lo spogliatoi­o da ogni distrazion­e, di evitare che la pressione si impadronis­ca ancora della testa di ragazzi che hanno dimostrato di volerci provare fino all’ultimo secondo. Che sia Mertens o Milik o anche Albiol o Tonelli non fa troppa differenza. L’obiettivo è tornato incredibil­mente alla portata, ma contro la Juve bisognerà sconfigger­e prima la sindrome dello Stadium per giocare per un solo risultato. Il destino sorride ancora al Napoli, la chance non va sprecata.

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Scozzafava
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