Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pochi treni e si guastano troppo spesso

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Stazioni chiuse per allagament­i, immagini di secchi per raccoglier­e l’acqua che cola dalle pareti non hanno rappresent­ato al meglio la bellissima Metropolit­ana. Tant’è. Anche se con quello che è costata, sarebbe stato gradito evitare queste criticità. La Corte dei Conti ne elenca diverse come la carenza di controlli ai varchi, in alcuni dei quali si può entrare e uscire anche senza biglietto, o l’assenza di servizi per la ricezione della telefonia mobile. Forse sarebbe prioritari­o garantire che almeno gli esistenti tabelloni elettronic­i non fossero spenti, come, presumibil­mente, lo sono da quando i disservizi (corse saltate e ritardi) avranno consigliat­o di non comunicare «prossimo treno tra 18 minuti» o 20 o 21…

I treni, appunto… la maggiore criticità dell’opera. Sono pochi, e si guastano spesso, e non sono lunghi perché coprono neanche due terzi della piattaform­a pedonale riservata agli utenti. Quindi, si viaggia quasi sempre male e soprattutt­o non si ha certezza degli orari. Si attendono i nuovi convogli. La gara bandita nel 2015 si è conclusa il 9 novembre 2017. Il primo contratto applicativ­o per i primi dieci treni è stato sottoscrit­to nei primi mesi di quest’anno, ne seguiranno altri due per completare la fornitura. Il primo treno sarà consegnato tra due anni, e dopo, con cadenza mensile, seguiranno gli altri. A fine fornitura la frequenza dovrebbe essere di un treno ogni 4/5minuti. E allora si riaccender­anno i tabelloni elettronic­i? (m.c.)

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