Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il design incontra e racconta la scienza
L’ateneo casertano in giro per il mondo con i suoi prototipi. Il bracciale in bioplastica per i dolori al polso
è un posto dove designer e scienzati parlano, comunicano e trovano soluzioni spettacolari che rispondono alle esigenze delle persone e che innovano il modo di vivere. Questo posto è l’Hybrid Design Lab dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli». A parlare è Carla Langella ricercatrice all’ateneo e coordinatore del laboratorio progettuale del Dipartimento di architettura e disegno industriale in cui si lavora mettendo in stretta relazione design e ricerca. «I nostri designer spiega - lavorano con chimici, biologi, fisici e prestano particolare attenzione alle bioscienze. L’idea è avvicinare i risultati più recenti della scienza alle persone. La scienza offre sempre più soluzioni ma a volte non le comunica adeguatamente».
«Invece il design – commenta Patrizia Ranzo, presidente del corso di laurea magistrale Design per l’Innovazione del Dada - comprende le esigenze della società, le attitudini delle persone nella vita contemporanea e i loro stili di vita». E proprio in quest’ottica la scorsa settimana alla Farnesina si è conclusa la mostra “Italia la bellezza della conoscenza” con cui l’Università Vanvitelli è partita da Caserta per fare il giro del mondo portando con sé i prototipi dell’Hybrid Design Lab. «La prossima tappa sarà il Cairo - dice Langella - e poi gireremo fino al 2020 in luoghi straordinari scelti in accordo con le ambasciate».L’installazione promossa e finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è guidata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme al contributo dei quattro principali musei scientifici italiani: Fondazione Idis-Città della Scienza · Napoli, Museo Galileo · Firenze, Museo delle Scienze Muse · Trento, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci · Milano ed è nata come mostra itinerante finalizzata alla promozione del sistema italiano di ricerca e innovazione in varie sedi internazionali. Quattrocento metri per raccontare le tendenze più attuali che combinano ricerca e stili di vita.
«Tra i nostri prodotti conclude la ricercatrice - c’è un tutor in bioplastica per i dolori a polso e pollice dovuti all’uso di smartphone e pc, o alla cervicale. E grazie al design le persone potranno indossarlo come fosse un bracciale o una collana»