Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’Anm festeggia gli azzurri ma il metrò si ferma: è protesta

Il Comune ordina lo stoccaggio nei depositi di via delle Brecce. Deserte le gare per lo smaltiment­o

- Geremicca, Merone

«Juve-Napoli 0-1. Grazie Napoli». La scritta sulle paline dei bus Anm e l’inno degli azzurri mandato in loop nelle stazioni della metro e delle funicolari ha fatto esplodere la rabbia degli utenti. «Altro che Juve-Napoli. Come ogni lunedì la Linea 1 non funziona per problemi tecnici e voi pensate al calcio» tuona un viaggiator­e sulla pagina Fb di Anm. È solo una delle molte voci di un coro di proteste nel solito lunedì di passione. Anche perché mentre si festeggiav­a sulle paline la metro si bloccava, così come la funicolare di Mergellina.

NAPOLI Trecento tonnellate di immondizia a terra oppure accatastat­e nei camion di Asia, l’azienda che si occupa della raccolta della spazzatura a Napoli.

La metropoli accoglie così i turisti che l’hanno scelta per trascorrer­e il 25 aprile. Non è emergenza come dieci anni fa, quando i cumuli arrivavano al primo piano dei palazzi, ma i cassonetti sono stracolmi in alcune strade di Chiaia, del centro storico e della periferia. La causa primaria di quanto sta accadendo è che le gare bandite da Sapna, la società provincial­e per il ciclo dei rifiuti, destinate ad individuar­e le imprese che si occupino del trasporto della frazione umida stabilizza­ta e del secco dagli impianti di tritovagli­atura ai siti (discariche od incenerito­ri) extra regionali ed esteri vanno regolarmen­te semidesert­e.

L’ultima, per esempio, che prevedeva la messa a bando di 10 lotti, si è risolta in un buco nell’acqua. I lotti 2,3,4,5,6,8,9 e 10 non sono strati assegnati perchè non è pervenuta nessuna offerta. Il lotto 7 è rimasto senza vincitori in quanto sono pervenute domande di partecipaz­ione da parte di soggetti privi dei requisiti o mancanti della necessaria documentaz­ione.

Riguardo ai motivi per i quali non partecipa quasi nessuno ai bandi, una ipotesi è che i privati stiano facendo cartello per spuntare prezzi sempre più elevati. Un’altra è che le imprese hanno difficoltà a reperire i siti di destinazio­ne dei rifiuti. Gli impianti abruzzesi ormai sono quasi tutti impegnati dall’immondizia che arriva da Roma. Quelli piemontesi accolgono i rifiuti della Liguria, a sua volta in difficoltà per i problemi di dissesto idrogeolog­ico che hanno interessat­o varie discariche. In Puglia, altra meta tradiziona­le per la frazione umida tritovagli­ata e stabilizza­ta della provincia di Napoli, molti sversatoi sono chiusi in attesa del rinnovo delle autorizzaz­ioni. La Sicilia è in perenne emergenza.

Si aggiungano i sequestri per presunti illeciti ambientali che hanno interessat­o lo stabilimen­to gestito da Aral, in provincia di Alessandri­a, e quello della società Mida di proprietà del presidente del Crotone Vrenna, anch’essi utilizzati in passato da Sapna, e si capirà quanto critica sia la contingenz­a. Aggravata, va sottolinea­to, dal fatto che non pochi incenerito­ri e discariche disponibil­i in Italia sono già utilizzati anche dalle imprese aggiudicat­arie dell’appalto per lo smaltiment­o delle ecoballe e che all’estero i termovalor­izzatori tedeschi, olandesi e dei Paesi scandinavi stanno lavorando soprattutt­o con l’immondizia della Gran Bretagna, a sua volta non autosuffic­iente. Se questo è il quadro, non risulta difficile comprender­e quanto anche il fermo per manutenzio­ne e lavori di una delle linee del termovalor­izzatore di Acerra abbia potuto influire negativame­nte.

Il risultato di tutto ciò è che i rifiuti si sono accumulati nel corso dei mesi negli impianti di tritovagli­atura di Giugliano, di Tufino e di Caivano. Gli sversament­i dei camion delle società addette alla raccolta nei vari Comuni, Napoli in primis, di conseguenz­a vanno a rilento ed avvengono per quantitati­vi inadeguati a garantire la pulizia delle strade. Come, del resto, scrive anche il vicesindac­o Raffaele Del Giudice, nell’ordinanza con la quale autorizza lo stoccaggio per sessanta giorni di rifiuti nei capannoni di Asia in via Nuova delle Brecce 175.

Un aiuto arriverà dalla riattivazi­one della linea ora bloccata del termovalor­izzatore acerrano, che è prevista entro la prima settimana di maggio. Fino ad allora ci sarà da soffrire. Ma intanto i ponti del 25 aprile e del Primo maggio sono alleporte con un nuovo record di turisti in arrivo. Accoglierl­i con cumuli di immondizia nelle strade non farebbe bene alla città.

Un aiuto arriverà dalla riattivazi­one della linea ora bloccata del termovalor­izzatore acerrano, che è prevista entro la prima settimana di maggio. Fino ad allora ci sarà da soffrire

 ??  ??
 ??  ?? Decumani Un gruppetto di turisti con accanto un cumulo di immondizia
Decumani Un gruppetto di turisti con accanto un cumulo di immondizia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy