Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ma se fosse la Roma a consegnarvi il titolo sarei entusiasta
Adifferenza di altri miei correligionari, non me la sento, anche a fini scaramantici, di prendere impegni con il Napoli e i napoletani. E quindi non dirò: tranquilli, a togliervi di mezzo la Juve ci penseremo noi, la Roma e i romanisti. Però, se succedesse, ne sarei felice, o meglio entusiasta. Perché scucire uno scudetto da quelle maglie è già di per sé una gioia.
E scucirglielo per consegnarlo al Napoli è una gioia doppia. Almeno per un romanista vecchie maniere come me, che ricorda ancora con nostalgia i derby del sole di una volta, quelli che si vedevano tutti insieme, mescolati in tribuna e nelle curve, sfottendosi reciprocamente in continuazione, e che non si adatta al clima di odio calato negli ultimi anni tra le due tifoserie.
Il gol di Koulibaly lo ho festeggiato da solo, in salotto, meno di quanto avrei fatto per un gol alla Juve di Dzeko, si capisce, ma più ancora di quanto mi sia capitato di fare per il rigore di Ronaldo al Bernabeu, nonostante stavolta siano mancate, purtroppo, perle fantastiche come le proteste inconsulte di Buffon e quelle giulebbose del giovane Agnelli.
Vorrei festeggiare ancora. Non so se la Roma potrà e saprà aiutarli, ma un consiglio non richiesto al Napoli e ai suoi tifosi lo darei lo stesso: come diceva il presidente Mao, contate sulle vostre forze. Che sono tantissime.